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Fmi, Renzi: l’Italia è tornata, ma questo è solo l’inizio

“L’Italia è tornata, ma questo è solo l’inizio”: così Matteo Renzi a Class Cnbc commenta la revisione al rialzo delle stime di crescita dell’Italia da parte del Fondo monetario internazionale. Secondo il Fmi, infatti, l’Italia sperimenta una “crescita più forte del previsto”. Secondo le nuove stime, il pil del Belpaese crescerà quest’anno dello dello0,8% (0,1 punti percentuali in più rispetto alle stime), per poi accelerare a +1,3% nel 2016 (+0,1 punti percentuali) dopo una contrazione dello 0,4% nel 2014.

 

“Ora anche il Fondo monetario certifica che l’Italia è in netta ripresa. Cresce il Pil, cala la disoccupazione. È un riconoscimento inequivocabile della qualità del lavoro compiuto finora dal governo Renzi. È la dimostrazione che se facciamo le riforme, non ci ferma nessuno. E possiamo competere con tutti: anche con la Germania”. E’ quanto dichiara Silvia Fregolent, componente della Commissione Finanze della Camera.

 

“L’efficacia delle riforme economiche messe in campo dal governo viene ormai riconosciuta da tutti, anche a livello internazionale”, ribadisce Marco Di Maio, componente della presidenza del gruppo Pd alla Camera. “Il fatto – spiega Di Maio – che un istituto in genere molto prudente come Fmi e un’agenzia che in passato non ha lesinato critiche al nostro Paese come S&P si sbilancino sulla svolta italiana, dimostrano in modo inequivocabile la bontà delle ricette economiche del governo Renzi.

Se l’Fmi – continua Di Maio – rivede la crescita italiana al rialzo e, al contempo, quella europea al ribasso significa che l’Italia non solo a ripreso a crescere, ma che la nostra economia si espande con un forza maggiore rispetto agli altri paesi europei. “Questo fatto, unito alla considerazione di S&P secondo cui l’esecutivo ha creato le condizioni per un ritorno il ritorno dei capitali internazionali e gli investimenti delle aziende italiane, ci fa pensare che l’uscita definitiva dalla crisi sia a portata di mano. Perché essa possa diventare realtà serve completare al più presto le riforme e rafforzare il clima di fiducia di cittadini e imprese”, conclude.

 

Per Matteo Colaninno, “i dati del Fondo monetario internazionale sono estremamente confortanti e dimostrano che le riforme del Governo stanno producendo effetti positivi. Il raffronto con la Germania inoltre rafforza la nostra volontà continuare sulla strada intrapresa. I dati parlano chiaro: l’economia italiana si rafforza e la disoccupazione cala.

Inoltre – prosegue l’esponente dem – le indicazioni stesse di Standard&Poor’s indicano come l’Italia sia ritornata ad essere un Paese credibile, dove si può investire. Siamo contenti, ma a noi non basta: per questo andiamo avanti ancora con più determinazione sul terreno delle riforme”.

 

“Dopo i dati di Fmi e il rapporto annuale di S&P, il fatto che il governo sia riuscito a risollevare l’economia italiana diventa un’inattaccabile certezza”. E’ quanto dichiaraEdoardo Fanucci, vice-presidente della Commissione Bilancio della Camera.“La conferma del Fondo monetario internazionale – spiega Fanucci – sia sulla tendenza espansiva per il 2015 che sull’accelerazione prevista per il prossimo anno, fa definitiva chiarezza sulla solidità della spinta che il governo Renzi è riuscito imprimere all’economia. Non solo. Secondo lo stesso l’Fmi l’Italia può crescere come e meglio della Germania: il nostro Paese ha quindi le carte in regola per prendere il posto di quello che fino a ora è stato un modello continentale. Si tratta di una meta che fino a qualche tempo fa non era nemmeno immaginabile.

 

I miglioramenti già acquisiti e le prospettive di ulteriore crescita dimostrano che le politiche del governo sul lavoro, sullo stimolo alla spesa, sulla semplificazione hanno creato le condizioni per smentire anche le residue cautele dell’Fmi e crescere ancora più velocemente dello 0,8% in modo da assestare il colpo definitivo alla crisi. Ora non resta che completare le riforme per lasciarsela del tutto alle spalle”.

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