“Il caso Pizzarotti improvvisamente non è diventato più urgente, anzi ‘non esiste’. La verità è che per il sindaco di Parma siamo di fronte all’espulsione differita: lo manderanno via, ma dopo le elezioni amministrative. Per sperare di non perdere altri voti”. Così Ernesto Carbone, responsabile Innovazione e Made in Italy del Pd.
“Per giorni hanno gridato allo scandalo, ‘Pizzarotti ci ha mentito’, addirittura Grillo voleva cacciarlo da un giorno all’altro. Ora è finito tutto nel dimenticatoio. Da Fico a Di Maio, il membri del direttorio parlano di altro. L’indignazione a corrente alternata, vale solo lontano dalle urne. Intanto Parma viene tenuta in bilico per le loro lotte interne. Ecco il malgoverno a 5 stelle”.
Per Andrea De Maria, responsabile Formazione del Pd, “i 5stelle vogliono ingannare gli elettori” e aggiunge “Il caso Pizzarotti non esiste?”
“Prima lo volevano epurare per direttissima, senza neanche attendere le sue controdeduzioni. Ora dicono che ‘il caso Pizzarotti non esiste’. La verità è che vogliono solo ingannare gli elettori che tra dieci giorni votano per i sindaci: Pizzarotti verrà espulso, ma dopo che sono passate le elezioni.
Dopo essere crollati nei sondaggi per i guai delle loro amministrazioni, 14 su 17 con problemi giudiziari, espulsioni e dimissioni, ora cercano di nascondere la loro incapacità amministrativa.
Ma gli elettori non si faranno ingannare, i contratti con la Casaleggio firmati dalla Raggi e dai candidati di Roma dimostrano meglio di qualsiasi polemica quale è la vera natura del Movimento 5 stelle: una schiera di candidati eterodiretti da una società privata.”
Comico Fico: ‘Non c’è caso Pizzarotti’. La verità è che hanno paura di perdere voti se lo cacciano prima delle elezioni #doppiogioco5stelle
— Francesca Puglisi (@PuglisiPD) May 26, 2016