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Austria, la vittoria di Van der Bellen è una buona notizia

“L’esito delle elezioni presidenziali ha fatto emergere un Paese che non può rimanere diviso, anche in coerenza con la sua grandissima civiltà e le alte tradizioni culturali?”.

Lo ha affermato oggi a Trieste il presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, a margine dell’incontro con i presidenti della Regione Veneto e del Land Carinzia Luca Zaia e Peter Kaiser, commentando l’elezione di Van der Bellen alla carica di presidente della Repubblica d’Austria.

Per Serracchiani “certamente si può esprimere sollievo per il compattamento che ha fermato il candidato della destra estrema. Tuttavia lo stretto margine che attribuisce la vittoria a Van der Bellen obbliga anche a riflettere su dinamiche sociali ed elettorali che devono essere prese molto sul serio.

Al nuovo presidente auguro di saper esser punto di sintesi e unione per l’intero suo popolo, e ponte verso tutti gli Stati vicini e d’area.

 

La vicinanza e la storica amicizia che legano Austria e Italia – ha continuato Serracchiani – e in particolar modo le regioni confinanti già strette da vincoli di collaborazione istituzionali, non saranno sicuramente indebolite. Anzi credo che si dovrà andare in ogni caso verso un rafforzamento dei rapporti bilaterali, non solo alla luce di emergenze più o meno impellenti, ma anche nell’ottica di un processo di integrazione che – ha concluso – non si deve fermare”.

 

La vittoria di Alexander Van der Bellen alle elezioni presidenziali austriache è una buona notizia, e siamo molto contenti anche per i riflessi che questo avrà nelle relazioni bilaterali tra i nostri due Paesi”.

Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Pensando all’esito delle consultazioni in chiave di gestione dell’immigrazione, per Gentiloni “non c’è alcun interessa per l’Austria a radicalizzare le contrapposizioni su temi migratori”.

Al contrario c’è tutto l’interesse a collaborare, visto che tra i due governi “c’è un’esperienza che accomuna, ed quella di aver trasformato una zona di tensioni e di grande difficoltà come l’Alto Adige e il sud Tirolo in uno dei migliori esempi dialogo in Europa”.

 

 

“La sconfitta dell’ultranazionalista Hofer e la vittoria, seppure di misura, del verde Van der Bellen, rasserena circa la prospettiva istituzionale e politica dell’Austria ma certo non offusca le preoccupazioni per un’Europa che stenta a rimettere insieme i pilastri ideali del suo esistere”. Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni, commenta i risultati delle elezioni per nuovo presidente austriaco.

“Quasi la metà dei nostri vicini austriaci, ai quali ci legano vincoli di amicizia – continua – ha scelto il partito che ha fatto della xenofobia e del nazionalismo la sua bandiera politica. L’allarme resta, dunque e lo scampato pericolo deve essere anche una lezione per i partiti tradizionali, che in questa circostanza hanno un po’ troppo inseguito la tentazione populista alla strumentalizzazione di un fenomeno complesso come l’immigrazione”.

“Continueremo a lavorare perché anche da questo risultato crescano in Europa risposte diverse a quelle della paura e dei muri – conclude – , risposte che il Governo italiano sta cercando di dare e proponendo all’Unione per tenere insieme solidarietà e responsabilità”.

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