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Fassino: “Con questo voto il centrosinistra nasce anche in Francia”

«Con Macron anche in Francia è nato il centrosinistra». Piero Fassino, leader del Pd e responsabile esteri, rivendica l’esempio che il Pd ha dato dieci anni fa, superando la sinistra tradizionale.

Fassino, un sospiro di sollievo per Macron al ballottaggio?

«Certamente l’esito di Macron è confortante, anche se è molto preoccupante il consenso raccolto dalla Le Pen. E al ballottaggio è auspicabile che intorno a Macron si realizzi la convergenza di tutti coloro che non vogliono che la Francia e l’Europa finiscano nelle mani di una destra populista e anti europea».

 

Cosa prevede?

«Questo voto cambia la geografia politica francese per un lungo periodo incardinata su una dialettica bipolare tra sinistra e destra. Oggi c’è uno scenario quadripolare che rompe i vecchi schemi e rende il ballottaggio obiettivamente meno scontato».

 

Quale è la lezione per la sinistra italiana? Macron è il candidato che piace a Renzi: è una sinistra che guarda al centro l’orizzonte in cui si muove il Pd?

«Non mi convince la semplificazione di una sinistra che si avvicina al centro. Mi convince di più l’idea che anche in Francia sia nato un centrosinistra come espressione di un nuovo riformismo europeo. E in qualche modo con Macron nasce in Francia ciò che in Italia è sorto con il Pd».

 

I socialisti francesi sono in crisi: Hamon è ultimo.

«L’esito deludente di Hamon non è purtroppo un fatto isolato: qualche settimana fa abbiamo avuto il crollo dei socialdemocratici olandesi. Corbyn in Inghilterra è nei sondaggi ai minimi storici, così come i socialisti spagnoli vivono da due anni un grande travaglio. È la riconferma della necessità di un grande rinnovamento della sinistra europea. Quando dieci anni fa fondammo il Pd, lo facemmo anche perché convinti che era necessario un profondo cambiamento della sinistra, delle sue idee e della sua identità. Dieci anni fa fummo guardati con sufficienza, oggi si può ben constatare che la scelta fu lungimirante. E l’affermazione di Macron sollecita anche la sinistra francese a ripensarsi».

 

Fillon, il candidato di destra, invita a votare per Macron.

«Dichiarazioni importanti, perché confermano la consapevolezza che prioritario è impedire l’avanzata della destra populista. È una ulteriore dimostrazione di quello spirito repubblicano che portò i socialisti francesi nel ballottaggio delle regionali a sostenere i candidati gollisti per sbarrare la strada al Fronte nazionale»

 

Una strategia anti populismi che può valere anche per l’Italia con larghe alleanze?

«Che alleanze promuovere dipenderà da come gli italiani votano. Sarebbe auspicabile che anche in Italia si affermasse uno spirito repubblicano. Fin qui non è avvenuto. Nelle elezioni amministrative dell’anno scorso, nelle 19 città in cui il Pd andò al ballottaggio con i 5Stelle, il centrodestra scelse ovunque di votare per i candidati di Grillo».

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