Dopo gli attentati che hanno sconvolto Parigi, i democratici hanno espresso cordoglio e solidarietà al popolo di Francia.
“Siamo la Commissione Bilancio del Senato e il nostro compito è discutere e approvare la legge di stabilità, compito che stiamo svolgendo con serietà e impegno; ma oggi siamo anche l’unico organo riunito del Parlamento italiano e non possiamo cominciare i nostri lavori senza aver prima rivolto un pensiero a quanto avvenuto poche ore fa a Parigi”. Così, aprendo il lavori della commissione Bilancio di Palazzo Madama, il suo presidente, il senatore del PD Giorgio Tonini, ha voluto esprimere la vicinanza dei parlamentari italiani alla capitale della Francia colpita dagli attacchi terroristici.
“Siamo tutti turbati, commossi, preoccupati – ha proseguito Tonini – siamo vicini alla città di Parigi e alla Francia che condivide con noi la Storia e il progetto europeo. Papa Francesco ha parlato più volte di terza guerra mondiale: una guerra feroce che sta dilaniando il mondo arabo-islamico con centinaia di migliaia di vittime e milioni di persone in fuga dai loro Paesi. Una guerra che coinvolge anche noi e che fa versare anche per le strade d’Europa sangue e lacrime”.
“Di fronte a tutto questo, dobbiamo rafforzare il nostro attaccamento alle istituzioni democratiche e adottare, ciascuno per la parte che gli spetta, uno stile di lavoro comune impostato alla compostezza, al rispetto reciproco e a un dialogo fattivo. Anche dimostrando la forza e l’efficacia della democrazia infatti – ha concluso il presidente della commissione Bilancio – si combatte l’errore cieco della violenza terroristica”.
Dopo le parole del presidente, la commissione ha osservato un minuto di silenzio in omaggio alle vittime degli attacchi.
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“L’odio e la violenza che ieri hanno colpito nuovamente il cuore di Parigi facendo centinaia di vittime innocenti richiedono una risposta forte, prima di tutto sul piano politico e culturale. Il nostro pensiero e la nostra vicinanza vanno ai familiari delle vittime, al popolo e alla Nazione di Francia”. Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni
” Lo strumento militare – continua – da solo, non è sufficiente e adeguato a vincere l minaccia terroristica. Dobbiamo sconfiggere chi odia i valori umani fondamentali, far prevalere le ragioni della vita su quelle della morte. È indispensabile l’unità di di tutti i leader politici e religiosi per contrastare il terrorismo di matrice islamica, per rompere legami tra gruppi militari e comunità musulmane che vivono in Europa, per valorizzare tutti gli esempi di convivenza e di integrazione tra culture e religioni diverse nei nostri paesi”.
” È indispensabile – conclude – la determinazione e l’unità dell’intera comunità internazionale per cercare di risolvere le crisi e i conflitti in corso in Medio Oriente e nel Mediterraneo e prosciugare così le paludi di odio in cui crescono le adesioni a Daesh e al terrorismo”.
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“Esprimo la mia solidarietà alla Francia e ai francesi. Oggi è colpito ogni cittadino che vuole democrazia e diritti umani. È uno scontro tra civiltà quello in atto, non tra oriente e occidente, tra cristianesimo e islam. Tunisi, Beirut, l’aereo russo di ritorno dall’Egitto, Parigi sono gli ultimi colpi di un terrorismo assassino, in guerra contro la convivenza pacifica tra persone e popoli”. Lo afferma Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato.
“Ora – aggiunge – non ci e’ permessa alcuna indifferenza ne’ condanne di circostanza: religioni, culture, cittadini, Stati devono essere in campo con fermezza per difendere la libertà e il futuro dell’umanità. C’è bisogno di ‘più Europa’: di un’Unione capace di politica estera, di sicurezza, di grandi scelte che la rendano protagonista nel mondo, non di una burocrazia sterile che pretende di occuparsi di come si taglia l’erba nei giardini o si tinteggiano le case!
La libertà e la democrazia sono più forti del terrore: vinceremo tutti insieme questa guerra scatenata dai fanatici assassini contro la nostra civiltà”.
