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Unioni civili, Scalfarotto: sembrava uno di quei momenti che non arrivano mai

«Non è che l’inizio». Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo sviluppo economico commenta con gioia mista a incredulità l’imminente approvazione della legge sulle unioni civili alla Camera. E traccia le linee degli impegni futuri: «Penso alla legge sull’eutanasia, a quella sulla liberalizzazione delle droghe. Continuerò a combattere per l’affermazione di uno stato laico che riconosca il diritto di ciascuno a vivere in libertà e nella ricerca della propria felicità».

 

Ivan Scalfarotto, siamo alle ultime battute perleunionicivili.Unalegge storica per l’Italia. E’ soddisfatto? Festeggerà?
Sicuramente festeggerò, per tanto tempo è sembrato uno di quei momenti che non arrivano mai. È un momento talmente importante, sognato a lungo, che lascia persino increduli. Quando i sogni si realizzano resti quasi paralizzato, provi una gioia incontenibile. Credo che assaporeremo con pienezza la gioia vedendo
l’applicazione della legge. Via via che ci saranno le cerimonie, verranno invitati i nostri amici, i vicini di casa, i colleghi di lavoro. Partecipando alla feste delle unioni civili, scopriranno che non hanno nulla di diverso da quelle dei matrimoni. Sarà un potente elemento di cambiamento contro il pregiudizio.

 

Lei ha fatto uno sciopero della fame, ieri alla Camera è stato criticato dai detrattori della legge. Lo considera un momento di svolta?
Penso che il mio sciopero della fame abbia avuto il merito di mettere le unioni civili in cima alle tante priorità del paese. Tra le tante cose che c’erano da fare è diventata quella da fare subito. Ho smesso lo sciopero una volta che Renzi ha assunto un impegno preciso e pubblico.

 

L’impegno del governo è stato pieno. Oggi viene messa la fiducia alla Camera. Era necessario?
Assolutamente sì. Quando i 5stelle hanno tradito gli impegni formali presi per tanti mesi al Senato la legge non aveva più i numeri. L’unico modo per approvarla era che il governo mettesse la fiducia, perché l’unica maggioranza possibile era quella di governo. Alla Camera è stata necessaria la fiducia perché anche una sola modifica avrebbe rimandato il testo al Senato con il conseguente fallimento.

 

Come si può riparare allo stralcio della stepchild?
Riconoscendo il buon lavoro che stanno facendo i tribunali per i minori.
Stanno mettendo al centro l’interesse dei bambini, cioè quello di vedere riconosciuti e garantiti i legami reali, quelli che formano il tessuto della quotidianità.

 

Come risponde a chi dice che è una legge sfasciafamiglia?
Con le parole di David Cameron, primo ministro britannico, un conservatore, che ha detto di essere a favore del matrimonio per i gay proprio perché il matrimonio è un istituto tradizionale. È lo stesso ragionamento per cui la Corte suprema degli Usa ha riconosciuto il matrimonio egualitario, dicendo che i gay che chiedono il matrimonio, anziché indebolirlo, ne rafforzano il valore.

 

Le unioni civili trasformano la fisionomia delle convivenze nel paese. Ci sono forze politiche che all’ultimo hanno remato contro, vedi i Sstelle. Se lo aspettava?
Sinceramente no, l’impegno dei 5 stelle era stato formale, solenne, continuativo, ma evidentemente la Casaleggio e associati ha ritenuto di pescare nel bacino della destra in rotta, di una destra italiana in difficoltà. Con le unioni civili avremo una pluralità di famiglie, verrà sancita la trasformazione in atto da tempo nella società.

 

Il movimento lgbt appare confuso e diviso. Paradossalmente non incline ai festeggiamenti. Secondo lei perché ?

Purtroppo spesso il movimento lgbt italiano ha avuto tratti ideologici, l’impressione è che la affermazione sacrosanta del principio di uguaglianza, anche teorica, ha prevalso sul realismo della vita. Pensiamo alla differenza che pone Max Weber tra etica dei principi e etica delle responsabilità. C’è chi crede che l’obiettivo della
politica sia solo l’affermazione di un principio: mai come in questo caso l’approvazione di una legge non perfetta, ma destinata a cambiare la vita delle persone, costituisce l’esercizio di una responsabilità.

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