“Il popolo è sovrano, ma spendere 20 milioni di euro per delle apparecchiature per il voto elettronico, non solo è uno spreco inammissibile ma uno schiaffo alle necessità e ai bisogni dei Lombardi.
Tra l’altro per un voto inutile, senza valore reale se non quello di indirizzo politico. Ma sul l’indirizzo politico sono tutti concordi in Regione Lombardia, sia centrodestra che centrosinistra, come ha sottolineato il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri.
Aggiungo che anche il governo ha già lavorato per il federalismo differenziato, visto che il terzo comma dell’articolo 116 della riforma della Costituzione, già approvata alla Camera, dà la possibilità alle Regioni in pareggio di bilancio di conquistare una decisiva autonomia legislativa.
Con quei soldi si potrebbe e si dovrebbe cominciare ad intervenire per sanare ad esempio le inaccettabili condizioni di vita di tanti milanesi che abitano i quartieri ALER, azienda regionale. Stiamo parlando di migliaia di cittadini costretti dalla mala gestione di 20 anni del centrodestra a subire occupazioni abusive, condizioni igieniche pessime e abbandono. E si capisce che le soluzioni sono a portata di mano, come dimostrato dal Comune di Milano attraverso i suoi interventi costanti e la decisione di affidare ad MM la gestione del patrimonio abitativo comunale, che ha ribaltato positivamente la situazione in tanti quartieri, con buona pace di chi straparla di periferie senza nemmeno sapere dove sono.
È poi strabiliante poi la posizione del M5S, che passa le giornate a parlare di costi della politica e avvalla uno spreco così solo perché si dovrebbe trattare di voto elettronico. A Milano c’è una grande energia vitale nel mondo dell’impresa e della creatività e contemporaneamente una situazione diffusissima sotto il livello della civiltà in moltissimi dei quartieri di proprietà di Aler. Il Comune sta facendo bene la sua parte, la Regione no. Per questo deve invertire le priorità .