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“Per un’Italia più giusta. Per un’Europa più solidale”. L’intervento di Roberto Speranza

“Siamo preoccupati perché se non si cambia radicalmente rotta sulle politiche sociali si offre un’autostrada alla destra e al M5S. Chiediamo una svolta sull’azione di governo”,una svolta che “parta dalla lotta alla disuguaglianze”. Lo ha detto Roberto Speranza, nella sua relazione d’apertura all’assemblea di Sinistra Riformista al Nazareno, alla vigilia della direzione del Pd.

 

“Non chiediamo ministeri o poltrone e tanto meno stiamo parlando di segreteria. Abbiamo già rinunciato ai nostri incarichi per difendere le nostre idee. Sto parlando della linea politica”, “il cuore della nostra richiesta – aggiunge – è compiere una svolta sociale nelle politiche del nostro partito e del nostro governo. Non si può più derogare. Tutto il resto viene dopo”.

“In questi mesi abbiamo spesso votato cose che non ci convincevano. Ad esempio togliere la tassa sulla casa in maniera indistinta, anche ai miliardari. Oggi diciamo basta: non siamo più disponibili. Sulle questioni sociali bisogna invertire la rotta e non c’è più voto di fiducia che tenga su questi temi. Non siamo più disponibili a sostenere provvedimenti che aggravano le fratture sociali”.

 

Alle amministrative, ha continuato Speranza, “c’è stata una sconfitta molto dura. Non ricordo una sconfitta amministrativa così pesante del centrosinistra, che non si può minimizzare. Non vogliamo fare processo a nessuno, non avrebbe senso. Non voglio parlare di Renzi e di altri, vorrei una discussione matura e senza magliette di parte: dobbiamo avere l’ambizione di parlare del futuro dell’Italia, capire il perché del messaggio politico chiaro e forte che gli italiani hanno lanciato e come ripartire”. Questa è una “responsabilità” che “non sentiamo come minoranza ma come democratici italiani”. “Se non siamo noi del centrosinistra – ha detto ancora Speranza – a batterci per una società più giusta ed equa smettiamo di essere noi stessi e finisce che chi crede nella lotta per una società più giusta inizia a guardare altrove”.

 

“Qual è la ragione di fondo della sconfitta, cosa è successo? Credo vada cercata nelle condizioni reali dell’Italia, nelle condizioni materiali degli strati sociali più deboli. Siamo stati spesso percepiti come distanti dai problemi più veri della vita dei cittadini, e la realtà è sempre più forte della comunicazione. Si è raccontato un Paese fuori dalla crisi, mentre per una fetta consistente la crisi purtroppo è ancora tutta lì. E’ molto pericoloso quando c’è distanza tra la narrazione del palazzo e la realtà. Certo, siamo contenti che finalmente non ci sia il segno meno davanti al Pil, dopo 7 anni. E’ un fatto positivo e lo ascriviamo anche ai nostri meriti qualche segnale, ed è giusto rivendicarlo, ma con più umiltà perché ancora si sente la crisi che morde, e fa male” .

 

Secondo il leader di Sinistra Riformista, il governo dovrebbe mettere in agenda un aumento degli investimenti, anziché un taglio delle tasse, e predisporre misure contro la povertà: “da tempo abbiamo proposto misure di contrasto alla povertà. La misura contro la povertà infantile è un primo passo, noi chiediamo di fare di più, non possiamo lasciare a Grillo questo tema. Abbiamo trovato importanti risorse per svariati bonus, non tutti condivisibili, ora è il momento di trovare risorse per chi vive ai margini e rischia di non farcela più”. Quindi, il discorso sulle tasse: il moltiplicatore di un taglio fiscale è inferiore a quello che si ottiene aumentando gli investimenti e dunque bisogna “puntare di più sugli investimenti, anche cercando risorse stringendo i bulloni della lotta all’evasione fiscale”.

 

“Governare è sì decidere, ma è anche ascoltare. Si può governare unendo il Paese, invece che dividendolo. E’ più faticoso ma si ottengono risultati migliori”. Questo l’invito che Roberto Speranza rivolge al premier Matteo Renzi, durante l’assemblea della minoranza Dem. In particolare, “basta cogliere ogni occasione per dare calci ai sindacati: è un errore gravissimo che stiamo già pagando a caro prezzo. Speriamo che il tavolo sulle pensioni rappresenti un’inversione vera di tendenza”, ha aggiunto. “Mai più l’intollerabile arroganza del ciaone”.

“C’è il tempo per discutere e ragionare a partire dal combinato disposto tra legge elettorale e riforme. Il Pd ha del tempo e non deve sprecarlo”. “La nostra alleanza politica è il centrosinistra e le amministrative sono state il funerale del partito della Nazione che è stato un vero e proprio tentativo politico, provato non solo in Parlamento ma anche, follemente, in città importanti come Napoli. Solo un centrosinistra allargato e unito vince. Basta con alleati a destra. Il Pd torni con coraggio fare il cardine tra il partito e il civismo”, conclude Roberto Speranza.

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