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Il crollo della Giunta Raggi un anno dopo: bocciata nei sondaggi, bloccata nell’amministrazione

Dopo un anno da sindaca di Roma, il voto (da 0 a 10) che Virginia Raggi raccoglie è 5,1. Migliore il giudizio tra gli elettori M5S: 6,6 di media. Questo è il risultato di un sondaggio Ixè per Agorà. Allo stesso tempo non si placa il fronte giudiziario.

“Le intercettazioni di Marra sulla eterodirezione del Campidoglio da parte della Casaleggio associati sono interessanti e istruttive sui meccanismi che governano i rapporti interni al M5s.Emerge con chiarezza come Virginia Raggi fosse perfettamente a conoscenza della dinamica relativa al fratello di Marra. Mi colpisce come la menzogna sia lo strumento usato sistematicamente dagli esponenti grillini”, scrive su Facebook il senatore del Pd Stefano Esposito.

“Penso – scrive ancora Esposito – che da questi nuovi addebiti emergano in modo ancora più chiaro il fallimento e l’incapacità di questa guida di Roma che è, ormai, sotto gli occhi di tutti i romani. Con gli enormi problemi che ha, la Capitale può permettersi di essere governata da un’azienda di Milano, da remoto? Può reggere una giunta prigioniera di pesanti lotte intestine? Il tema principale è questo, non se la Raggi verrà rinviata a giudizio e condannata”.

 

Interviene anche Lorenza Bonaccorsi, parlamentare del Pd: “quanto emerge dai duetti Raggi-Marra consegna un’immagine disastrosa della gestione della Capitale”. “Al di là delle rilevanze giudiziarie, di cui si sta occupando la magistratura – afferma la deputata -, èmanifesto il fallimento politico-amministrativo della giunta Raggi, come dimostrano anche i sondaggi che indicano in caduta libera la credibilità del Sindaco presso i romani. Il controllo di Roma subappaltato ad una azienda milanese, assenza assoluta della gestione della cosa pubblica. I 5 stelle hanno consegnato la gestione della Capitale ad un comitato di incapaci, facendo pagare ai cittadini il prezzo delle guerre di potere e della propaganda grilline. Poveri romani, povera Roma”.

 

“Le intercettazioni confermano oggi che la sindaca Raggi prendeva ogni decisione con Raffaele Marra -commenta la senatrice Pina Maturani, vicepresidente del gruppo del Pd- compresa quella relativa alla promozione del fratello di lui, Renato. La prima cittadina della Capitale avrebbe dunque mentito, definendo Raffaele Marra ‘uno dei 23 mila dipendenti del Comune di Roma’. Nel frattempo, il quarto assessore della giunta Raggi lascia e Davide Casaleggio scende a valle da Milano per trovare una soluzione anche alla guerra dei veleni in casa grillina. Il fallimento di questo governo di Roma telecomandato da Milano è purtroppo sotto gli occhi di tutti e infatti 7 romani su 10 bocciano la sindaca. Ma possiamo permetterci di andare avanti così, con l’incompetenza grillina che regna sul degrado e le aziende che scappano dalla nostra Capitale?”.

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