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Guerini: «Basta polemiche, pensiamo a vincere le amministrative»

Quando la porta si apre, nel suo ufficio al Nazareno, il vicesegretario Lorenzo Guerini, sta canticchiando.Di buon umore malgrado tutto? «Certo. Stia tranquilla, il Pd gode di ottima salute e sta lavorando al massimo per le elezioni amministrative e il referendum costituzionale di ottobre». Bocche cucite sulle date, ma quello che è certo è che il segretario del Pd, Matteo Renzi, scenderà in campo, anzi in piazza, negli ultimi giorni di campagna elettorale.

 

Ecco, a proposito di amministrative, da Cuperlo a Bersani l’accusa che si muove alla maggioranza è di nondedicare abbastanza energie alle elezioni. Un’altra polemica strtunentale?

 

«Evitiamo le polemiche e guardiamo ai fatti. Il Pd sta lavorando a questa campagna elettorale a tutti i livelli, dalla segreteria nazionale alle strutture territoriali e con tutti i dirigenti di tutte le aree cercando di portare al centro del dibattito i temi che riguardano le città dove si vota».

 

Gli osservatori politici mettono in guardia dal rischio (li sovrapposizione tra campagna per le comunalie referendum.

 

«Non credo ci sia questo rischio perché i cittadini sanno distinguere i due piani di discussione. Il referendum ci sarà ad ottobre e riguarda il futuro assetto istituzionale del Paese, quindi è normaleche già ora ci sia un dibattito politico che interessa l’opinione pubblica. L’importante è che si resti al merito della Riforma, che si parli dei contenuti e di come contribuirà a rendere questo Paese più moderno, più efficiente, senza enti inutili, senza sovrapposizione di competenze tra Stato e Regioni e con un numero di politici, e di costi, molto ridotto rispetto ad oggi. Contestualmente stiamo girando nelle cittàe in tutti i luoghi dove si dovrà scegliere il sindaco parlando di programmi e prospettive dei territori interessati».

 

Ha sentito l’accusa che muove la candidata grillina a Roma, Virginia Raggi? Dice che dal Nazareno è partito l’ordine di non mettere il simbolo Pd al volantini di Roberto Giachetti, così come nei sottopanciaquando compare in tv. È vero?

 

«Roberto Giachetti ha già risposto in maniera chiara: è il candidato del centrosinistra, che ha vinto le primarie di coalizione. La Raggi è in un evidente stato di confusione mentale. Piuttosto spieghi ai romani quale è il suo rapporto non con il simbolo del M5s ma con chi c’è dietro, a cominciare dalla Casaleggio associati. Spieghi ai romani quali sono i termini del contratto che ha firmato non si sa bene con quale entità superiore e se è vero che sulle grandi questioni che riguardano Roma le decisioni non potrebbe prenderle da sola ma solo dopo aver consultato un organismo esterno. I romani devono sapere se rischiano di scegliere un sindaco che non risponde a loro ma non si sa bene a chi».

 

Cosa risponde a Stefano Fassina che dice che al ballottaggio non appoggerebbe mai Giachetti?

 

«Arriviamo al primo turno poi vediamo se le dichiarazioni fatte adesso saranno ancora valide. Detto questo, il voto degli elettori non appartiene a nessuno se non a loro stessi. Alla fine saranno gli elettori, quelli che al primo turno avranno votato Fassina, a scegliere. Penso di poter dire che Giachetti abbia posizioni più vicine alla loro idea di città».

 

Berlusconi ha detto che se il Pd perde a Milano, Roma e Napoli arriva l’avviso di sfratto.

 

«Berlusconi mi sembra stia confondendo i desideri con la realtà. Si preoccupi dei candidati che sostiene e dei guai che ha con il centrodestra».

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