Il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato, ha riferito nel corso di una conferenza stampa in Senato di aver incontrato ieri l’ambasciatore turco in Italia per parlare della vicenda del giornalista Gabriele Del Grande, detenuto in Turchia.
“E’ emerso che il suo fermo fosse legato a profili di sicurezza nazionale e questo è motivo di inquietudine – spiega Manconi – le procedure potrebbero non essere brevi quindi un quadro che sembrava tendente ad una soluzione positiva si è improvvisamente aggravato ed è per questo che riteniamo indispensabile la mobilitazione del governo”.
“Siamo vicini a Gabriele Del Grande. Non lotta solo per se stesso, ma per libertà di informazione, diritti umani, democrazia”. Lo ha scritto su Twitter il capogruppo PD alla Camera Ettore Rosato.
“Il governo Turco rispetti i diritti umani, la libertà d’informazione e i trattati internazionali, liberando subito il regista italiano Gabriele Del Grande, arrestato dalla polizia lo scorso 9 aprile. Esprimo pieno sostegno e un ringraziamento al nostro ministero degli Esteri che sta svolgendo un lavoro delicato e prezioso per aiutare e liberare Del Grande. Mi auguro che dalle istituzioni europee giunga lo stesso forte sostegno. L’impegno per il pieno rispetto dei diritti umani è per l’Unione Europea un obiettivo irrinunciabile”. Lo ha affermato in una dichiarazione Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea.
Commenta il senatore del PD Andrea Marcucci: “Gabriele Del Grande è bloccato da giorni in Turchia fuori da qualsiasi norma dello stato di diritto. Il governo Gentiloni si sta adoperando per ottenere il suo rilascio. La richiesta di libertà per il giornalista lucchese deve essere sostenuta con forza in queste ore. La Turchia non può trattenere un cittadino italiano senza alcun motivo”.
Giusi Nicolini da Lampedusa ha dedicato il premio Unesco al giornalista: “Dedico questo premio a tutte le vittime del mare e, in questo momento particolare, anche a Gabriele De Grande, il giornalista che fu tra i primi a raccontare dei morti del Mediterraneo”.
“Gabriele Del Grande libero! In carcere in Turchia dal 10 aprile, non gli è stato contestato alcun reato ma è un giornalista che vuole raccontare i fatti di cui è testimone. Mobilitiamoci, facciamo sentire la nostra voce!”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, postando una foto con la scritta “Gabriele Del Grande Libero”.
Tutti insieme, senza distinzioni, diciamolo chiaro al governo turco #iostocongabriele
— Matteo Renzi (@matteorenzi) April 19, 2017
“I parlamentari dem si uniscano a sostegno della mobilitazione per liberare Gabriele del Grande. #iostocongabriele #freegabriele Lo scrive su Twitter il deputato democratico Andrea Martella.
“Chiediamo al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e a tutte le istituzioni comunitarie di prendere una posizione ferma sulla vicenda e di esercitare la massima pressione sulle autorita’ turche affinche’ rilascino immediatamente Del Grande”. E’ quanto afferma la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia.
“La delegazione degli eurodeputati Pd – sostiene in una nota – raccoglie l’appello lanciato dal giornalista italiano Gabriele Del Grande direttamente dal carcere turco in cui e’ detenuto al di fuori da qualsiasi norma dello stato di diritto e aderisce alla mobilitazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. La delegazione garantisce il proprio impegno attraverso iniziative che si stanno preparando insieme al leader del gruppo S&D, Gianni Pittella“.
“Con oggi – sottolinea Cecile Kyenge, eurodeputata PD e membro della commissione parlamentare per le liberta’ civili – sono ben dieci giorni che le autorita’ turche trattengono Gabriele del Grande senza formulare alcuna accusa e nessuna accusa e’ formulabile, dato che il giornalista stava svolgendo il proprio lavoro nel rispetto delle regole. La deriva anti-democratica che il governo di Ankara ha intrapreso e’ gravissima”.
