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Renzi: “Noi abbiamo rispetto per tutti i partigiani”

“Noi stiamo cercando di fare delle cose per l’Italia. Bastano? Per me no, ma abbiamo iniziato un percorso che gli altri non facevano. Non bisogna aver paura di andare controcorrente, quelli che lisciano il pelo alla gente devono fare un altro mestiere. Da qui in avanti ci saranno molte cose da fare, chi ci vuol stare c’è e chi non c’è voterà un altro”. “Il gradimento non si misura sui social ma nei passaggi elettorali e lo dice uno che ha 2,3 milioni di follower su Twitter”, osserva il premier.

 

Matteo Renzi a Radio 105. Sintesi per punti:

 

Confine italo-austriaco e gli allarmismi sull’immigrazione.
“Il Brennero è usato dall’Austria in modo demagogico,certo l’immigrazione va gestita e bisogna creare le condizioni laggiù, in Africa, per rimettere le cose in ordine. Tuttavia quando una parte degli austriaci dice “eccoli ci stanno” invadendo, non e’ vero”. Lo afferma il premier Matteo Renzi a Radio 105 soffermandosi sulla vicenda del confine italo-austriaco.

 

Ottocentomila persone in Libia pronte a partire? “Sono numeri un po’ messi così, se volessimo restare nella media rispetto agli anni scorsi dovrebbero essere 130mila”. Sull’immigrazione il punto è: “No agli allarmismi, sì alla serietà e all’Europa diciamo ‘diamoci una mossettina via’”.

 

Il ministro Boschi e le dichiarazioni sui partigiani.
Le parole del ministro Boschi? “Nel merito non vedo gaffe. Quella dell’Anpi è una posizione del tutto legittima e al suo interno alcuni hanno scelto, quelli che hanno fatto la Resistenza, di votare sì. All’interno dell’Anpi qualcuno voterà sì e qualcuno voterà no. Ci sono i veri partigiani che voteranno sì e quelli che voteranno no, e noi abbiamo rispetto per tutti i partigiani”.

 

“Sapete che si possono iscrivere all’Anpi anche i più i giovani perché purtroppo non è che ce ne sono tantissimi di quelli del passato, io stesso mi sono iscritto appena diventato sindaco”, spiega il premier ricordando come, sulle riforme le posizioni all’interno dell’Anpi siano diverse. “Una delle leggende della Resistenza, quel Diavel al quale hanno dedicato una canzone i Modena City Ramblers, ha detto che voterà sì pur non essendo renziano. Io francamente non vedo la polemica” ha sottolinea il premier.

 

La discussione all’interno del PD.
“Il PD litiga su tutto perché siamo un partito democratico. Secondo me ci abbiamo preso un po’ gusto, non c’è un giorno che passiamo senza discutere. Certo io preferisco un dibattito democratico alle espulsioni via blog”.

 

Referendum costituzionale e prossime elezioni.
“Se vince il sì si voterà nel 2018 e che vinca il migliore”. Lo afferma il premier Matteo Renzi a Radio 105.

 

Unione europea e debito pubblico.
“L’Europa ci ha dato i soldi per la flessibilità perché abbiamo fatto le riforme. Ue ci ha dato ragione”. Con quei 14 miliardi “noi dobbiamo tenere sotto controllo il debito e dare una mano alle famiglie e al ceto medio”.

 

Italicum.
“La legge elettorale è cambiata, la prossima volta si vota un partito, se vince governa se perde fa opposizione. Niente inciucio. Chi vince ha possibilità di governare da solo senza inciucio e senza accordicchi, basta grande ammucchiate”.

 

“Io alle primarie del PD ho preso un fracco di voti mentre in parlamento c’è gente che ha preso 122 click. Con l’Italicum scelgono i cittadini non il blog, sai come vanno a casa tanti di questi…”, aggiunge il premier con una frecciata al M5s.

 

“È evidente che finché c’è un sistema parlamentare in cui nessuno ha la maggioranza e’ chiaro che ci saranno le maggioranze parlamentari e gli accordi parlamentari, come fa la Merkel con la sua opposizione. Oggi nessuno ha la maggioranza” a causa della vecchia legge elettorale, “se uno vota la fiducia e’ evidente che e’ importante se non decisivo”. Lo ha affermato Renzi, interpellato sul ruolo di Ala rispetto alla maggioranza.

 

Via Equitalia.
“Quello sì. Cambierà il metodo non è una questione di nome. Il problema non è Equitalia ma come ha chiesto i soldi e come ci si è accaniti quando uno per errore non ha pagato”. Quindi prima “di cambiare il nome cambiamo il meccanismo. Intanto ti mando per sms tutte le scadenze che hai, poi hai un’applicazione in cui paghi con un click”. Così il premier Matteo Renzi sul pagamento delle tasse.

80 euro ai pensionati.
Quella degli 80 euro ai pensionati “è una misura che stiamo studiando. Occorre vedere quali fasce andare a prendere”. Lo afferma il premier Matteo Renzi a Radio 105 ricordando come, a quelli “degli anni 1951, 1953, 1954, a quelli della Fornero, ad esempio, diciamo che fumano i pensieri”.

 

I pensionati della Fornero “hanno fatto lo scalone, quelli di prima sono andati in pensione a 55 anni e loro si ritrovati ad andarci a 63 anni e 7 mesi”, spiegaRenziche sulla possibilità di misure che li aiutino sottolinea: “Stiamo discutendo. Ma anche qui dico ‘volete gli slogan o la serietà’?”. E, sul tema degli 80 euro ai pensionati,Renziosserva: “Ci sono minime che oggi prendono pochissimo”.

 

Più in generale “gli 80 euro non sono la panacea di tutti i mali ma un atto di giustizia per chi prende meno. Poi secondo Bankitalia il 91% di quei soldi è servito a rilanciare l’economia. Ma non penserete mica che con gli 80 euro si riesca a far ripartire l’Italia? Ma essere più giusti sì”.

 

Elezioni di Milano.
“Giuseppe Sala ha tutte le condizioni per poter fare il sindaco a Milano, se la gioca con Parisi, è una bella sfida, i milanesi decideranno. Io sono grato a Sala perché è tra quelli che ha salvato l’Expo”.
“Che l’Expo sia stato concepito in un modo discutibile…io non posso rispondere per il prima. Ma da quando ci abbiamo messo le mani Expo è stato un trionfo”, ha rimarcato.

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