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Rosato: “Su Paolo nessun problema nel partito. Matteo non è disponibile a un bis”

Il capogruppo del Pd Ettore Rosato è anche esponente di spicco dell’area che fa capo al ministro Franceschini, la corrente più forte della maggioranza: che a quanto pare non osteggia la candidatura del ministro degli Esteri.

 

Rosato, lei è capo di trecento e passa deputati di tutte le anime del Pd ed ha il polso del suo gruppo parlamentare: il nome di Gentiloni riuscirebbe a unire le correnti dilaniate oppure no?

Certo, nessun problema. Avrebbe tutti i numeri, ma in questa fase non credo ci sia un problema di nomi, quanto piuttosto di scelte politiche da fare sull’urgenza o meno del voto anticipato. Ma su di lui, come su altri nomi circolati, non mi sembra ci possano essere resistenze. E’ un ministro che ha fatto bene e che ha molte qualità.

 

L’Italia avrà un premier lunedì?

La nostra scelta è sempre quella di privilegiare gli interessi del Paese. Renzi si è dimesso senza attendere nemmeno un’ora dalla fine delle votazioni. I tempi sono rapidissimi e il Presidente sa che può contare sulla serietà e disponibilità del Pd per superare la crisi.

 

Allora, facciamo altri due nomi, Padoan e Delrio: qualcuno di questi è tramontato?

La scelta pende nelle mani del Presidente. A lui spetta individuare una soluzione, che a nostro avviso deve coinvolgere tutte le forze politiche.

 

Ma questa ipotesi del governissimo, come evidente, è già fallita. Quindi?

Ascolteremo l’esito delle consultazioni e metteremo la nostra responsabilità sopra a tutto il resto. Ma è chiaro che non pensiamo alla costruzione di un governo che arrivi alla fine della legislatura se non è un esecutivo con la partecipazione di tutti. L’obiettivo del Pd è elezioni e voto al più presto. Come? Con senso dello Stato, non lasceremo certo il Paese nel guado.

 

È ancora possibile un Renzi bis?

Possiamo anche provare a chiederglielo, ma lui giustamente ha dato un segno molto chiaro con le sue dimissioni. E ritengo che la sua coerenza lo porti a non accettare questo sbocco.

 

Siete sicuri che andare a votare presto vi convenga?

Il governo Renzi aveva un mandato preciso, di fare le riforme. Oggi mi sembra chiaro che quel mandato sia una storia finita. E’ giusto prenderne atto e arrivare al voto anticipato.

 

Pare che Franceschini e Orlando divergano da Renzi su questo punto. La maggioranza del Pd si presenterà unita come sempre avvenuto. Naturalmente prima di decidere siamo abituati a discutere e ciò è avvenuto anche questa volta. La linea unitaria deve coinvolgere tutti quelli che hanno sostenuto in questi mille giorni l’azione del governo e della segreteria.

 

E il congresso del Partito democratico si celebrerà in primavera?

Sarà di certo anticipato: quando, lo decideremo dopo la soluzione della crisi.

 

Renzi si presenterà candidato segretario-premier?

Mi auguro di sì.

 

Non c’è più speranza per il maggioritario? Si torna al proporzionale e agli inciuci?

Questo è il cruccio più grande, un ritorno alla prima repubblica con una legge proporzionale che farà molto male al Paese. Molti degli elettori del No non si rendono conto degli effetti di questa conseguenza del loro voto.

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