“A dispetto delle polemiche e delle accuse infondate la verità è che l’Italicum ha superato il vaglio della Consulta, su tutti i principali punti in discussione, tranne che sul ballottaggio, come era logico aspettarsi dopo l’esito del referendum del 4 dicembre scorso”.
“La Consulta ha invece dichiarato legittimi nell’ordine: il premio di maggioranza alla lista, i cento collegi, i candidati capilista di collegio,finanche le candidature plurime che non erano una nostra proposta ma di chi, come il centro destra, la legge l’ha votata”.
“A questo punto siamo di fronte per Camera e Senato a due leggi pienamente costituzionali in virtù del pronunciamento della Corte, immediatamente applicabili e tra loro omogenee, sia pure con differenze come sempre successo per le leggi elettorali delle due camere. Ora tocca alla politica”.
“Noi abbiamo proposto, anche in tempi non sospetti, il ritorno al Mattarellum. Siamo ancora una volta, come sempre, pronti a discuterne, in tempi rapidi con tutti. Di fronte ad una eventuale indisponibilità delle altre forze politiche, abbiamo due leggi elettorali con cui si può votare subito”.
“Due leggi pienamente costituzionali. In tutti i casi sarà necessario attendere di leggere le motivazioni della sentenza. Il tempo della melina è finito”.
Lo dichiara Emanuele Fiano Responsabile Riforme istituzionali del PD.
“L’impianto dell’Italicum resta. Il Pd non ha paura del voto. Se c’è la volontà di discutere sul Mattarellum bene” altrimenti c’è la possibilità di andare a votare”.
Lo dice il vicesegretario Lorenzo Guerini parlando della sentenza della Consulta.
“Le due leggi” di Camera e Senato “sono omogenee e immediatamente applicabili. Basta non perdere tempo, noi non siamo disponibili a meline”, aggiunge.
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La Consulta: No a ballottaggi e pluricandidature, ok a premio di maggioranza. Testo
