“Come promesso non si arresta il percorso dell’allargamento dei diritti. Con la legge sulla cittadinanza approvata oggi a larga maggioranza, abbiamo dato una risposta concreta a tutti quei ragazzi nati e/o cresciuti qui, riconoscendo anche a livello parlamentare che una risposta non era più rinviabile.
Sono più di vent’anni che in Italia si discute di cittadinanza agli stranieri, oggi abbiamo dato una risposta ai tanti che erano in attesa. A tutti quei ragazzi che parlano i nostri dialetti e che senza una legge erano considerati stranieri.
Oggi la famiglia dei cittadini italiani ha 700 mila giovani in più”. Lo ha dichiarato in una nota Micaela Campana, responsabile Immigrazione del PD.
Per Marco Pacciotti, coordinatore del Forum nazionale Immigrazione del Pd la legge sulla cittadinanza è un : “grande passo avanti nella cultura dei diritti, per un’Italia più moderna ed europea”.
“Dopo tante battaglie portate avanti negli anni con il Forum Immigrazione del PD, passa finalmente alla Camera la proposta sulla riforma di legge sulla cittadinanza che riconosce la nazionalità italiana ai ragazzi e alle ragazze nati o cresciuti in Italia.
Una legge importante e una buona legge che finalmente, dopo 23 anni, viene approvata in prima lettura. Un grande passo in avanti nella cultura dei diritti, verso un’Italia più moderna e più europea.
E’ una giornata storica per gli italiani indipendentemente dalle loro origini, un traguardo di civiltà e di democrazia per tutti”.
“È una grande conquista di civiltà la legge sullo Ius soli temperato approvata dall’aula della Camera, spiace che le opposizioni non perdano occasione per fare campagna elettorale tentando di mistificare la ratio di una norma che punta alla vera integrazione perché invece di rendere automatico il diritto di cittadinanza lo trasforma in un percorso attivo, legato al radicamento culturale”. Lo dice in una nota la deputata del Pd Caterina Pes, firmataria di una pdl sullo Ius soli che è stata abbinata al testo unico sulla cittadinanza.
“La legge affronta il tema della cittadinanza con una visione moderna ed europea: lo “ius temperato” che è alla base di questo testo è un principio che correttamente lega il diritto di cittadinanza al radicamento culturale ed educativo degli stranieri che ne fanno domanda. Nelle nostre classi non devono mai più esserci bambini di serie A e di serie B, ma solo cittadini con eguali diritti e doveri”, conclude Pes.
