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Stepchild adoption, la Cassazione conferma che tutti i bambini devono avere gli stessi diritti

“La Cassazione stabilisce finalmente che quanto abbiamo sostenuto, e purtroppo dovuto stralciare, dal testo delle unioni civili non soltanto è legittimo ma sopratutto è giusto”. Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Monica Cirinnà.

“In Italia la giurisprudenza non ammette discriminazioni tra bambini – ricorda – nè per il modo in cui sono nati, nè per l’orientamento sessuale dei loro genitori. A chi dice “difendiamo i nostri figli” rispondo “difendiamo tutti i figli”. Perchè i bambini sono tutti uguali, meritano tutti gli stessi diritti e la stessa dignità”.

“A chi afferma – aggiunge – che in Italia è in corso una sovversione antropologica dico, con grande rispetto, che si è solo all’inizio di un percorso normativo, richiestoci ripetutamente dalla Corte europea e dalla nostra Corte costituzionale, che riconosca pienamente diritti e uguaglianza a tutte le famiglie”

“Sul testo delle unioni civili – conclude Cirinnà – per il ben noto tradimento M5S, abbiamo dovuto “decidere di non decidere” su un punto fondamentale. Oggi la sentenza della Corte di Cassazione riconosce che era giusto tutelare i bambini delle famiglie Arcobaleno, riparando parzialmente il buco che era rimasto nella legge e nel mio cuore”.

“La decisione della Corte di Cassazione conferma che l’unico interesse da tutelare è quello del minore e l’adozione speciale è possibile dove un giudice verifichi tutte le condizioni. Si tratta di una conferma importante di quanto il perno di ogni decisione siano i minori, come soggetti di diritto, e non gli adulti interessati. Quindi i giudici rispondono indirettamente a quanti stanno insinuando che sia in atto un’introduzione automatica della stepchild adoption nell’ordinamento italiano. I giudici rispondono alla legge, semmai sono i legislatori che non dovevano perdere l’occasione di dare una disciplina chiara all’adozione degli figli del partner quando ce n’è stata l’occasione. Ma c’è ancora chi per un pregiudizio verso l’orientamento sessuale delle persone, preferisce punire i soggetti più deboli”.Lo afferma in una nota Micaela Campana, responsabile Diritti del Pd.

 

“La decisione della Corte di Cassazione conferma che l’unico interesse da tutelare è quello del minore e l’adozione speciale è possibile dove un giudice verifichi tutte le condizioni. Si tratta di una conferma importante di quanto il perno di ogni decisione siano i minori, come soggetti di diritto, e non gli adulti interessati. Quindi i giudici rispondono indirettamente a quanti stanno insinuando che sia in atto un’introduzione automatica della stepchild adoption nell’ordinamento italiano. I giudici rispondono alla legge, semmai sono i legislatori che non dovevano perdere l’occasione di dare una disciplina chiara all’adozione degli figli del partner quando ce n’è stata l’occasione. Ma c’è ancora chi per un pregiudizio verso l’orientamento sessuale delle persone, preferisce punire i soggetti più deboli”. Lo afferma in una nota Micaela Campana, responsabile Diritti del Pd.

 

Per la senatrice del Pd Valeria Fedeli, Vice Presidente del Senato: “E’ comprensibile e condivisibile la scelta compiuta dalla Cassazione con la nuova sentenza con cui ha bocciato il ricorso della Procura di Roma e confermato, di fatto, la sentenza della Corte d’appello di Roma, che approvava la domanda di adozione di una bambina proposta dalla partner della madre biologica: ancora una volta, si evidenzia nella nostra giurisprudenza che la vita di una famiglia non si giudica per gli orientamenti sessuali dei genitori ma per la loro effettiva capacit à di esercitare una piena genitorialità, nell’interesse del minore, della sua serenità, della sua crescita, dei suoi affetti. Mi auguro che queste singole vicende possano contribuire a mettere fine a un certo diffuso oscurantismo che ancora viene promosso, nel nostro Paese, sulle famiglie omogenitoriali.”

 

“La sentenza con cui la Prima Sezione Civile della Corte diCassazione ha confermato la possibilità della stepchild adoption, ossia dell’adozione del figlio del partneranche in una relazione omosessuale, è un altro passo di civiltà ed equità peril nostro Paese.” Così il sottosegretario Ivan Scalfarotto

“La Suprema Corte”prosegue il sottosegretario “ha emesso una sentenza ineccepibile, alla luce delprincipio ispiratore del nostro ordinamento in materia di adozioni, che sirisolve nel rigoroso ed esclusivo rispetto dell’interesse del minore”.

“L’interesse del bambino a crescere in una famiglia che lo ama, lo protegge e lo cura, la coincidenza fra la sua vita concreta e la sua descrizione anagrafica, la stessa assurdità di discriminare un bambino per il modo in cui eventualmente sia nato” aggiunge Scalfarotto “sono le ragioni fondanti dell’istituto della stepchild adoption, che solo un insensato pregiudizio vorrebbe negare ai bambini che vivono con famiglie omosessuali. Per fortuna questo pregiudizio non trova ingresso nelle decisioni della Cassazione.”

 

“Il via libera della Cassazione sull’adozione dei figli del/la partner nelle coppie dello stesso sesso mette la parola fine al dibattito sulla Stepchild adoption che si era concluso con un nulla di fatto da parte del Parlamento. La decisione della Suprema Corte riconosce la piena cittadinanza ai figli senza diritti delle famiglie ‘arcobaleno’: una grande opportunità di avanzamento civile per il nostro paese, la ratifica di un fallimento della politica che non ha saputo dare risposta al diritto fondamentale di quei bambini di vedersi riconoscere i propri rapporti familiari anche sul piano legale. Oggi comunque è un giorno di festa”. Così, in una nota, il senatore Pd Sergio Lo Giudice commenta la notizia della sentenza con cui la prima sezione civile della Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’ Appello di Roma sull’adozione di una bambina da parte della sua mamma “sociale”.

“La Cassazione ha detto parole chiare e definitive sull’applicabilità formale della legge sulle adozioni anche a questi casi, sia per quanto riguarda l’adottabilità di bambini non in stato di abbandono sia rispetto alla costituzione in giudizio del minore tramite il suo genitore legale. Soprattutto, ha scritto una nuova pagina di civiltà che avvicina l’Italia all’Europa e mette a tacere gli oscurantisti che volevano negare dignità a questi bambini e alle loro famiglie”, conclude.

 

“La sentenza della Corte di Cassazione sulla stepchild adoption ha un valore relativo, in quanto una decisione presa da una sezione semplice non fornisce ai giudici di merito alcun indirizzo stringente. Solo una sentenza delle Sezioni Unite consente un orientamento definitivo. Con l’attuale legge sulle adozioni, che non è stata modificata dalla legge sulle unioni civili, si può dare in adozione ad un’unione civile omosessuale nei soli casi particolari in cui il minore sia orfano di padre e di madre, oppure disabile, oppure sia difficile trovare coppie sposate e idonee, cioè quando ‘vi sia la constatata impossibilità di affidamento preadottivo’. Altre interpretazioni sono forzate. Si può certo voler modificare la legge sulle adozioni, ma oggi essa dice altro”. È quanto dichiara il vicepresidente dei senatori del Partito Democratico Stefano Lepri.

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