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Unioni civili, Cirinnà: sul nuovo testo c’è tutto il Pd, verrà approvato

Il nuovo testo sulle unioni civili, resosi necessario per superare l’ostruzionismo di cui è stato oggetto il vecchio testo, verrà discusso oggi in Commissione. La relatrice, Monixca Cirinnà , intervistata da l’Unità, ne spiega i punti salienti e le differenze fra le due stesure, sottolinenando come la nuova – che potrebbe essere approvata dal Pd con Cinque Stelle, Sel e gruppo Misto, registra un punto di convergenza tra le varie anime del Pd. Dopo la firma della senatrice Monica Cirinnà, ci sono quelle di Tonini, considerato il mediatore con l’area cattolica, quella di Sergio Lo Giudice, che in precedenza aveva firmato solo il testo sul matrimonio, e quella del capogruppo Lumia.

 

“Le novità sono sostanziali e sono in alcuni richiami agli articoli del codice civile relativi al matrimonio. Alcuni articoli sono stati cancellati e in alcuni casi sono stati recuperati attraverso una esplicitazione dei diritti. Abbiamo chiarito nell’art. 1 del nuovo testo che ci muoviamo nel solco della sentenza della Corte Costituzionale 138/2010 e dell’art. 2 della Costituzione. Lo dico con dispiacere essendo favorevole al matrimonio egualitario. Ma la verità è questa: è una legge sulle unioni civili non sul matrimonio”. Così la relatrice del provvedimento sulle unioni civili, che precisa “le adozioni sono vietate, la procreazione assistita prevista dalla legge 40 è vietata” ma “vengono riconosciuti tutti i diritti sociali, tutti i diritti fiscali e previdenziali, tutti i diritti che promanano dalla condizione lavorativa di uno dei due partner, viene riconosciuto il congedo parentale, l’assegno di famiglia, il congedo per unione civile, che sarà come il congedo matrimoniale, c’è la reversibilità della pensione. Dobbiamo rispettare le sentenze europee che espressamente vietano disparità di trattamento basate sull’orientamento sessuale del soggetto”. Cirinnà sottolinea inoltre che, come nel testo precedente, “viene riconosciuta la cosiddetta ‘step child adoption’ cioè l’art. 44 della legge 186, vale a dire viene riconosciuta l’estensione della responsabilità genitoriale sul figlio biologico del partner”, “mettiamo l’accento sulle necessità di cura e di assistenza del minore”.

 

A proposito dei tempi, assicura che “con molta probabilità la capigruppo del 13 dovrebbe incardinare il testo in aula il giorno dopo”. E si augura che il dibattito di oggi in Commissione si svolga con “pacatezza e rispetto reciproco. Dopo due anni di discussione in commissione abbiamo dovuto cedere all’ostruzionismo che ha trasformato l’unico luogo vero del confronto facendolo diventare un pantano, sono stati talmente tanti gli emendamenti che siamo stati costretti ad andare in aula senza relatore visto che la discussione non è stata completata. Il nuovo testo è uno dei tanti che sono in commissione ma confidiamo oggi nel suo abbinamento agli altri, poi sarà l’aula a votare su quale testo procedere”. Nota anche che il testo ha avuto la forza di unire le diverse anime del Pd: “Si e lo si evince dai vari firmatari che rispondono ad anime diverse. Il lungo e faticoso di dialogo ha dato i suoi frutti ed proprio la prova che quando c’è vera intenzione di dialogo i risultati arrivano”.

 

Leggi anche: Depositato nuovo testo sulle unioni civili. In Aula dopo le riforme

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