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Unioni civili, Orfini: la legge si può limare ma i pilastri non si toccano

Sulle Unioni civili “c’è stato un confronto serio, lungo e approfondito come era giusto che fosse su una materia così rilevante. Il suo naturale compimento sarebbe quello di un voto palese dell’aula”. Lo afferma Matteo Orfini, presidente dell’assemblea del Pd, in una intervista a Repubblica.

“Certamente – aggiunge – non sarà il Pd ad avanzare una richiesta del genere. La nostra discussione è stata alla luce del sole, si sono registrare posizioni diverse e sono tutte emerse senza problemi. Poi però esistono i regolamenti parlamentari, bastano venti senatori per chiedere lo scrutinio segreto. Saranno loro a valutare”.

 

E a Ncd che invita il Pd a evitare maggioranze variabili o ci saranno conseguenze, Orfini replica che “non è un appello ragionevole anche perchè parliamo di una materia sulla quale le divisioni sono trasversali ed esistono anche nell’Ncd. È bene che il Parlamento si misuri nella sua autonomia senza coinvolgere il governo”.

 

La stepchild adoption, comunque, assicura, non sarà cancellata: “Non accadrà questo. In tutti i paesi dove sono riconosciute le coppie gay c’è anche l`adozione. Perciò il Pd sta limando alcuni emendamenti, cerca un punto di equilibrio ma non rinuncerà ai pilastri del testo, ai suoi fondamentali. L’obiettivo è tenere insieme i due aspetti”.

 

Per quanto riguarda i cattolici del Pd, “hanno espresso un punto di vista importante. Poi tenendo ferma la libertà di coscienza, il Pd si è espresso in maniera chiara e adesso siamo a un passo dal traguardo”.

 

Dalla piazza dell’Italia Arcobaleno è arrivata “la conferma e la dimostrazione che l’esigenza della legge sulle Unioni Civili è sentita da larghi strati della popolazione, che si tratta di un tema percepito in maniera ampia nel nostro Paese e che il nostro ritardo va finalmente colmato”. Lo afferma Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, in una intervista all’Unità.

 

E della iniziativa deI governatore della Lombardia Bobo Maroni che ha illuminato il Pirellone con la scritta Family Day dice: “Ha strumentalizzato un tema che in Parlamento deve unire e non dividere”, “il tema non è il Family Day, che non è una piazza nemica. Il tema è la sua strumentalizzazione”, “è una piazza legittima con cui ci confrontiamo senza fare passi indietro sulla legge”, “i cambiamenti non hanno come obiettivo una mediazione al ribasso bensì l’approvazione di una buona legge”, “non ci sarà nessun passo indietro.

 

Il Pd lo ha chiarito in molte occasioni e così ha fatto lo stesso Renzi. Gli emendamenti servono a costruire un consenso ampio nella direzione di una legge che abbia i voti sufficienti per essere approvata. Non a caso una legge sulle Unioni Civili nel nostro Paese non è mai stata varata. Gli scontri ideologici hanno sempre prevalso sui diritti dei singoli. Noi vogliamo invertire questa tendenza”.

 

E conclude: “Non ho paura per quanto riguarda il Pd. Tutti hanno espresso con chiarezza le loro argomentazioni, comprese le critiche, e lavoriamo per trovare una sintesi. Temo quello che succederà in altri gruppi e non solo in quello grillino”, “mi auguro che i voti dei verdiniani in questa occasione saranno bene accetti anche da chi era preoccupato per il loro apporto nel passaggio della riforma costituzionale. Anche su questo tema, si tratta di voti espressi in libertà di coscienza. Questa non è una legge del governo ma del Parlamento e ognuno si esprime con le proprie convinzioni”.

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