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Dl Terremoto, Gentiloni: non possiamo aspettare l’Ueci prendiamo le nostre responsabilità

“Abbiamo già anticipato nella lettera inviata a Bruxelles della necessità di ulteriori risorse per il terremoto, nella lettera si parla di almeno un miliardo che nel prossimo periodo sarà necessario. Intanto però non possiamo aspettare chissà quali superiori decisioni, ci prendiamo le nostre responsabilità e rispondiamo nel modo migliore possibile.

Ora è il momento di accompagnare la crescita. Siamo convinti che le risposte date in questi anni e con la lettera di ieri siano in linea con una situazione nella quale l’Italia rispetta le regole Ue, senza prendere decisioni che possano avere un effetto negativo e depressivo sull’economia e la crescita”.

 

Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, parlando a palazzo Chigi in conferenza stampadopo il Cdm sul terremoto.

 

UE. “Non siamo nella procedura d’infrazione e abbiamo deciso da sempre di rispettare le regole e non entrare in quella procedura nella quale sono un grandissime numero di Paesi europei. L’Italia non fa parte di questo gruppo per tante ragioni legate anche al peso del nostro debito pubblico che ci costringe a una politica di contenimento strutturale. Non descriverei le cosiddette procedure di deficit eccessivo come commissariamenti. E lo dico non per sottovalutarne le implicazioni”, ha aggiunto.

 

Terremoto. “Dobbiamo essere tutti consapevoli della gravità e dell’importanza degli eventi che hanno colpito l’Italia due settimane fa, sia per la gravità in sé che per la concomitanza con calamità gravissime che ricordiamo. L’Italia non dimenticherà questo colpo che è stato inferto a una parte così rilevante di questo territorio e deve reagire con decisione mettendo in campo tutte le norme e le iniziative necessarie per accelerare i percorsi sia di emergenza che di ricostruzione. C’è bisogno che il Paese intero, a cominciare da noi, dal governo e con tutte le istituzioni, il Parlamento, l’Unione europea, tutti abbiano la consapevolezza dell’importanza di quello che è accaduto e della necessità di rispondere in modo adeguato”.

 

“Questo – ha aggiunto – è il momento di accompagnare la crescita, che è ancora meno forte di come vorremmo, e di prendere, nel rispetto delle regole Ue, le misure che consentano di accompagnare la crescita e di non avere effetti contrari, cioè depressivi”.

 

Decreto terremoto.“Stiamo mettendo in campo ulteriori risorse. Non abbiamo un conto esatto delle risorse previste dal dl terremoto ma si tratta di diverse centinaia di milioni. Vorrei che fosse chiaro – ha aggiunto – che il lavoro che il governo fa ripetutamente su questa materia non deriva da una particolare passione del governo a fare un percorso a tappe, purtroppo deriva dal fatto che la situazione è senza precedenti. Abbiamo risorse nella legge di bilancio, ne stiamo mettendo in campo ulteriori”, ha aggiunto.

 

Tra le misure economiche del decreto legge terremoto ci sono norme sulla cassa integrazione, sulla busta paga pesante, sulla lotta alla povertà, sulla sospensione del pagamento dei tributi, sulle agevolazioni fiscali, sul sostegno alle imprese e al sistema produttivo. “Si tratta di un primo gruppo di misure, ne stiamo valutando altre meno legate all’emergenza ma alla sopravvivenza delle attività produttive che dobbiamo garantire. Saranno misure con un occhio più rivolto non solo a questi giorni dell’emergenza ma ai prossimi mesi”.

 

 

 

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