E’ il collegato ambiente, la prima legge italiana a menzionare la “Green economy” già nel titolo, ora all’esame in seconda lettura nell’Aula del Senato, al quale il gruppo Pd di Palazzo Madama ha dedicato oggi un seminario. All’iniziativa, organizzata dai senatori dem Massimo Caleo e Stefano Vaccari, hanno partecipato, tra gli altri, Luigi Zanda, presidente del gruppo del Pd al Senato; la sottosegretaria all’ambiente Barbara Degani; Marco Ciarafoni,portavoce nazionale Ecologisti Democratici; Nicola Semeraro, presidente Rilegno; Filippo Brandolini, vicepresidente Utilitalia; Filippo Bernocchi , delegato Anci all’energia e rifiuti; Stefano Ciafani, vicepresidente Legambiente; Mauro Grassi, direttore unità di missione contro il dissesto idrogeologico; Bernardo De Bernardinis, Presidente Ispra; Giulietta Pagliaccio, presidente Fiab; Chiara Braga, responsabile nazionale ambiente della segreteria del Pd.
“L’esame di questo provvedimento è stato lungo e laborioso – ha spiegato introducendo i lavori Massimo Caleo, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente – Ma abbiamo fatto un buon lavoro, arricchendo molto il testo già molto positivo licenziato dalla Camera. E’ ora evidente la consapevolezza che l’ambiente è un traino dell’economia. La Green Economy ha battuto la crisi e questo ddl, che presto sarà legge, serve ai cittadini, alle imprese, al Paese”.
Sottolineando l’importanza del collegato ambiente alla manovra finanziaria e della “Commissione Ambiente quale luogo di sintesi delle diverse esigenze”, il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda ha assunto un impegno. “Il prossimo collegato Ambiente – ha detto – verrà approvato per tempo, insieme alla manovra di riferimento. Le senatrici e i senatori del Pd hanno sul tema ambientale una grande sensibilità nonché una forte voglia di ascoltare e contribuire alla creazione di una politica ambientale sempre più responsabile ed equilibrata”.
Il relatore al disegno di legge, il senatore del Pd Stefano Vaccari, è entrato nel merito dei contenuti. “Questo provvedimento – ha spiegato – da un lato rafforza la tutela ambientale, con misure contro il dissesto idrogeologico e contro l’inquinamento marino e urbano, dall’altro punta sulla Green economy e sull’Economia circolare, avviando un modello di sviluppo in cui ogni rifiuto viene considerato una risorsa, in un ciclo produttivo circolare, chiuso, ad impatto ambientale minimo. E’ questa la nuova frontiera delle politiche Ue. Così, accanto a 35 milioni di euro per il primo Programma nazionale sperimentale per la mobilità sostenibile, vengono potenziati gli acquisti verdi della Pubblica amministrazione e previsti incentivi e credito d’imposta per le imprese che usano materiali post-consumo”.
“Alla Camera ci impegnamo ad approvare in Commissione Ambiente il collegato così come uscirà dal Senato – ha detto Chiara Braga responsabile nazionale Ambiente del Pd – E come Pd lavoreremo perché i contenuti di questo provvedimento vengano attuati al più presto. C’è un filo rosso che unisce le varie parti di questo disegno di legge ed è l’approccio con cui l’ambiente diventa finalmente, a pieno titolo, fattore fondamentale di un’idea di sviluppo nuova e coraggiosa per il Paese, non più vincolo e freno alla crescita economica, ma benzina essenziale della ripresa”.
