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Taranto può diventare la capitale del Green New Deal

Taranto deve diventare emblema del Green New deal“. Lo ha detto il coordinatore nazionale del Pd, Nicola Oddati, presentando il documento ‘Taranto Capitale del Green New Deal‘, con le proposte del partito sulla cittàe le acciaierie ex Ilva, assieme ai ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri e del Sud, Giuseppe Provenzano, Chiara Braga, responsabile Ambiente del Pd. In collegamento il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.

“Quello che il Pd chiede è di procedere speditamente in questa direzione”, ha aggiunto Oddati “nel corso degli anni scorsi, dal 2012 in poi, il dibattito sull’acciaio è stato molto serrato e il tentativo è stato quello di rendere compatibile il lavoro la salvaguardia della salute e dell’ambiente”.

“Ma i tentativi non hanno prodotto i risultati sperati” e quindi “permangono situazioni di contesto inaccettabile per la salute dei cittadini. Si pone il problema di individuare un percorso per un asse importante come quello dell’acciaio. Abbiamo bisogno oggi di ipotizzare un percorso di svolta eco sostenibile di produzione di acciaio, che metta la salute dei cittadini al primo posto e di procedere in tempi che dovranno essere più brevi possibili verso la decarbonizzazione. Oggi è questo l’obiettivo che si pone il Partito democratico”, ha concluso Oddati.

 

“Le proposte del Pd per la svolta green di Taranto nascono dall’impegno che abbiamo preso con i cittadini e con il territorio. Salute e lavoro, riqualificazione ambientale, decarbonizzazione, fiscalità di vantaggio. Un nuovo inizio per Taranto, per un modello di sviluppo sostenibile grazie al protagonismo delle forze della città e alle risorse europee del Recovery Fund”. Così il segretario del PD Nicola Zingaretti.

Roberto Gualtieri

“É un documento importante verso un obiettivo e un progetto da realizzare insieme, sulla base di una analisi condivisa che segna una discontinuità rispetto al passato: l’Ilva è una risorsa importante dell’industria del Paese, ma non è sufficiente, bisogna riconoscere che da tempo l’impatto ambientale di Ilva è insostenibile e quindi i cittadini di Taranto chiedono una profonda e tangibile discontinuità, una trasformazione del sistema produttivo”, ha affermato, riferendosi alla “necessità di procedere in modo credibile verso il Green New Deal e ‘l’acciao verde’. Il progetto è credibile e ambizioso, con il risanamento di Ilva come punto qualificante del Piano italiano e con una disponibilità del Governo a co-investire in questo progetto e con la scelta di inserirlo tra le priorità del Recovery Plan”.

“É una strada difficile ma possibile e non ce ne sono altre – ha aggiunto – perché è del tutto evidente che un’Ilva abbandonata a se stessa, senza prospettive, non sarebbe solo un problema industriale ma sarebbe anche un problema ambientale. É quindi una strada obbligata che ci impone di agire con forte determinazione e anche capacità innovativa”.

“Questo progetto – ha concluso Gualtieri – ha alcuni capisaldi: quello del mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi e quello per l’impegno di un ambizioso piano di investimenti aggiuntivi molto significativi, sia per la decarbonizzazione, che per la bonifica e il rilancio verde dell’intera area di Taranto”.

Chiara Braga

“La destra nega i problemi legati alla tutela dell’ambiente e della salute delle persone. In Puglia, oggi, si decide su questo: non vogliamo che quel territorio faccia passi indietro, ma che si proceda a una conversione produttiva, con bonifiche in un territorio che ha pagato un prezzo altissimo e sul terreno del recupero ambientale e della economia diffusa che punti sulla qualità di quel territorio”. “Dobbiamo evitare gli errori del passato costruendo un rapporto più solido con chi quella terra la conosce”, ha concluso.

 

Beppe Provenzano

Taranto ha le carte in regola per candidarsi a diventare la capitale del Green Deal“, sottolinea il ministro. “Il lavoro di queste settimane, di questi mesi, del Partito Democratico, che è sfociato in questo documento, ha consentito di ricucire un rapporto con una città ferita. I contenuti del documento sono in linea con l’azione del Governo”, dice Provenzano. “La scelta della decarbonizzazione dello stabilimento, anche con un impegno diretto dello Stato, rappresenta non soltanto la via necessaria per coniugare ambiente, economia, salute e lavoro, ma anche per recuperare competitività nel sistema produttivo, posizionando l’Italia sulla frontiera più avanzata della siderurgia europea. Se l’ex Ilva non è solo Taranto, Taranto non è solo l’ex Ilva. Ecco perché – evidenzia – è importante la spinta del Partito Democratico per interventi di rigenerazione della città che rientrano nell’azione che, insieme alla Presidenza del Consiglio, stiamo portando avanti sul Contratto istituzionale di sviluppo per potenziarlo e valorizzare tutte le potenzialità della città”.

“Nei giorni scorsi sono stato a Taranto, ho incontrato – riferisce Provenzano – le organizzazioni anche per rilanciare la Zona Economica Speciale, che è un veicolo straordinario per l’apertura di Taranto all’internalizzazione e al rilancio del suo porto. La strategia complessiva che mettiamo in piedi per la città, il cosiddetto Cantiere Taranto, che occupa un posto rilevante nel Piano Sud 2030 e che deve essere ancora più rafforzato col Recovery Plan, dovrà vedere un maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali e delle parti economiche e sociali per la definizione di questo rilancio dello sviluppo della città”.

Francesco Boccia

“Finalmente tutta la comunità tarantina sa che ha il Pd dalla sua parte: questo è un grande salto, Nicola Zingaretti ha portato il più grande partito della sinistra italiana a riprendersi i temi della transizione energetica che non può prescindere dall’Ilva, dall’Ilva verde, da una decarbonizzazione totale senza condizione”.

“La Lega nell’estate del 2018 aveva respinto le nostre proposte con motivazioni che mi risuonano ancora nelle orecchie” aggiunge “oggi quelle proposte sono parte integrante delle proposte del governo, è chiaro anche a Mittal che una Ilva decarbonizzata non è accettabile”.

“Ilva oggi è al 25% di attività produttiva, forse anche meno. Arcuri sta facendo un ottimo lavoro di mediazione e tutta la comunità si aspetta una azione di difesa da parte del Pd. Noi abbiamo la necessità di mettere più Pd dentro il tavolo Taranto. Penso che serva una visione integrata, a tutto tondo. E penso che gli impegni presi da Beppe Provenzano siano i nostri“.

Rinaldo Melucci

“In questo documento vedo sanciti gli impegni che aveva assunto il segretario Nicola Zingaretti, nel corso della sua visita a Taranto. Oggi ho l’impressione che sta nascendo un nuovo Partito Democratico, questo era il partito che aveva qui in certi momenti cocciutamente intrapreso la strada dei decreti ‘salva Ilva’. Si facevano saltare i tavoli al Mise quando si proponeva di rompere il tabù della vita che viene prima al lavoro”.

“Oggi il PD con coraggio parla di un cantiere Taranto che mette al primo posto priorità come salute e ambiente – ha aggiunto -. Il PD può giocare una partita da protagonista su questi temi, oggi c’è un cambio di pelle sulle questioni industriali. Noi siamo in questa trincea desiderosi di dare il nostro contributo“.

 

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Qui il documento “Taranto Capitale del Green New Deal

 

 

 

 

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