Se il referendum venisse bocciato dai cittadini ci sarà un governo tecnico?
“Fatico onestamente a descrivere quale scenario ci troveremo davanti. Oggettivamente il Paese però sarebbe più fragile e incerto. E dovrebbe ricominciare daccapo anche tutto il lavoro sulle riforme allontanando ancora per molti anni l’obiettivo.
Mi pare davvero un’ipotesi da scongiurare provando a sostenere le buone ragioni del Sì con il massimo rispetto per chi ancora non è convinto e vuole riflettere”.
Così Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole ed esponente del PD, in una intervista a Il Mattino, nel giorno in cui sarà a Napoli, per sostenere le ragioni del Si al referendum.
E aggiunge: “Penso che gli italiani debbano ragionare del merito della riforma e su quella decidere. Non voglio usare altri argomenti anche se mi ha molto colpito che un tempio della finanza come l’Economist abbia sostenuto il No per poi sperare in un governo tecnico. E’ uno scenario che io respingo perché di tutto abbiamo bisogno tranne che di ripercorrere alcune vie del passato, la riforma è cruciale per l’Italia.
È essenziale per cambiare lo Stato e renderlo più veloce, più semplice e meno costoso. Bisogna passare dalle parole ai fatti dimostrando chele istituzioni possono davvero cambiare. Io dico che istituzioni più semplici servono prima di tutto ai più deboli. Con il Si produciamo finalmente un fatto nuovo e utile nelle istituzioni, con il No rimane tutto come in questi lunghi anni. Tutto il resto delle valutazioni per me viene dopo”.
Quindi ribadisce che “la legge elettorale si modificherà, questo ormai è certo. Il PD ha trovato al suo interno un’intesa che proporrà anche alle altre forze politiche a partire dal superamento del ballottaggio e la proposta di tornare a riflettere sui collegi”.
“Si deve votare Sì al Referendum costituzionale perchè bisogna passare dalle parole ai fatti con il cambiamento e perchè questa Riforma ci aiuterà ad avere uno Stato più semplice, meno costoso, più veloce.
E questo è quello che serve a territori straordinari come quello calabrese”.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, parlando con i giornalisti a Rossano a margine di una manifestazione per il Sì al Referendum. “Bisogna evitare, inoltre – ha aggiunto Martina – di ricominciare tutto daccapo e non dare spazio a chi predica il cambiamento ma in realta’ non lo pratica mai. Con il Si’ abbiamo la possibilita’ concreta di cambiare. Abbiamo bisogno quindi di una mano da parte di tutti perche’ questo cambiamento divenga realta’”.
