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Colosseo, non si chiude la cultura

“Non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l’Italia. Oggi decreto legge #colosseo #lavoltabuona”, scrive il premier Matteo Renzi su Twitter, commentando la chiusura del Colosseo e dei fori imperiali a Roma per un’assemblea sindacale.

“La misura è colma. Ora basta. Proprio nel momento in cui la tutela e la valorizzazione dei beni culturali sono tornate dopo anni al centro dell’azione di governo, proprio mentre i dati del turismo sono tornati straordinariamente positivi, proprio mentre Expo e Giubileo portano ancora di più l’attenzione del mondo sull’Italia, proprio mentre io sono come ministro impegnato nelle discussioni preparatorie per la legge di stabilità a cercare di portare più risorse per la cultura e per il personale del ministero, una nuova assemblea sindacale, questa volta al Colosseo a ai più importanti siti archeologici di Roma, fa restare turisti in fila davanti agli occhi di tutto il mondo”. Così il ministro dei beni culturali Dario Franceschini.

“Il buonsenso nell’applicare regole e nell’esercitare diritti evidentemente non basta più per evitare danni al proprio Paese- aggiunge-. Per questo abbiamo concordato questa mattina con il Presidente Renzi che al Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio – annuncia – proporrò una modifica legislativa che consenta di inserire anche i Musei e i luoghi della cultura aperti al pubblico tra i servizi pubblici essenziali”.

La responsabile cultura del PD Lorenza Bonaccorsi, commenta:
“Quel che è accaduto oggi a Roma, in alcuni tra i siti archeologi più importanti della capitale, come il Colosseo, i Fori imperiali e il Palatino, e senza voler esagerare del nostro Paese, per indire un’assemblea sindacale, lasciando a bocca asciutta i tanti turisti arrivati da tutto il mondo per poterli ammirare, è una fatto davvero inaccettabile. Dopo Pompei, ora anche Roma, mi sembra davvero troppo. Riunirsi in assemblea sindacale è senz’altro un diritto per tutti i lavoratori, anche se è un fatto programmato e annunciato da tempo, ma lo è anche garantire un servizio al pubblico, specie quando questo ha una grande rilevanza, in particolare per l’immagine del nostro Paese.
Un fatto ancora più intollerabile se si pensa che il turismo per l’Italia rappresenta un volano occupazionale in forte crescita, e l’arte ne è il suo grande propulsore. Fa bene il ministro Franceschini a proporre oggi in Consiglio dei ministri una modifica legislativa per l’inserimento dei Musei e di tutti i luoghi dedicati alla cultura tra i servizi pubblici essenziali”.

“Colosseo chiuso per assemblea è uno sfregio all’impegno di Roma per competere con le grandi città europee. Né si difendono così lavoro e crescita”, aggiunge il presidente dei deputati del PD, Ettore Rosato, .

“Fa male all’Italia la nuova assemblea sindacale che ha portato alla chiusura dei principali monumenti di Roma”. E’ quanto dichiara il senatore del PD Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama. “Turisti lasciati in strada – sottolinea il parlamentare – assenza di avvisi, cancelli sbarrati per ore. Ha ragione il Presidente dell’autorità di garanzia degli scioperi Roberto Alesse: i beni culturali devono essere considerati servizi pubblici essenziali. Anche se l’assemblea è da considerarsi legittima, non c’è alcuna giustificazione per chi chiude la cultura”, conclude Marcucci.

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