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“Ottimo che la ministra Lamorgese abbia sostenuto lo Ius soli, sposando in questo la giusta linea tracciata da Giovanni Malagò.
Il tema della cittadinanza non può essere legato al numero di medaglie che un atleta vince per il Paese.
I diritti come questi non si “conquistano” dimostrando di essere più veloci, forti o resistenti di altri. Si deve garantirli perché è giusto. È un’ingiustizia continuare a creare distinzioni, dividere chi qui nasce e cresce  in persone serie A e persone di serie B, a cui non viene riconosciuto il diritto ad esser cittadine di una Repubblica che è, a tutti gli effetti, la loro casa.
Ci sono bambini che nascono qui, frequentano le scuole, son parte delle comunità in cui vivono a cui si impone di essere trattati diversamente rispetto ai loro compagni, amici. Se nasci qui, sei italiano. Punto.
E la battaglia sullo Ius soli è quanto di più giusto si possa portare avanti sul tema cittadinanza”.
Lo dichiara Valentina Cuppi, presidente dell’Assemblea nazionale del PD.