In un una conferenza stampa promossa dai Gruppi PD Camera e Senato è stata presentata il 12 novembre la proposta di legge del Partito Democratico sulla revisione della legge elettorale per gli italiani all’estero.
La proposta, che segue un percorso di riflessione che ha coinvolto l’assemblea della circoscrizione estero del Partito Democratico nonché le federazioni e i coordinamenti di ripartizione, si pone l’obiettivo di introdurre correttivi concreti ed efficaci per una migliore sicurezza del voto (anche tramite tecnologia blockchain) oltre che di rivedere alcune incompiutezze in materia di candidabilità.
Si segnalano in particolare, tra i punti qualificanti della proposta, l’importante previsione dell’obbligo di alternanza di genere nella composizione delle liste, il ripristino dell’obbligo di residenza all’estero da almeno tre anni, la tutela dei principi della cittadinanza europea come caso che esclude la non candidabilità dei cittadini eletti a livello locale presso paesi terzi, l’affermazione della decadenza per gli eletti all’estero che decidano di candidarsi presso i parlamenti di altri paesi.
La proposta di legge del Partito Democratico vuole offrire un contributo alla riflessione in corso, soprattutto in sede di CGIE, sulla revisione della legge elettorale per gli italiani all’estero.
Con la tale proposta, fondata sui principi della democraticità, sicurezza e partecipazione come requisiti fondamentali per il voto degli italiani all’estero, il Partito Democratico ribadisce il proprio ruolo di difensore della rappresentanza e della dignità delle nostre comunità nel mondo.
Per una breve sintesi della proposta: Leggi qui