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Un “Women New Deal” per la rinascita dell’Italia

“Le donne sono state in prima file nell’emergenza, adesso serve un pieno coinvolgimento nella progettazione della ripartenza”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti e Valentina Cuppi a seguito dell’incontro in cui la presidente del Pd ha illustrato al segretario i contenuti della lettera del coordinamento nazionale delle democratiche.

 

Inaccetabile l’assenza delle donne negli organismi decisivi. Se nulla sarà come prima, vogliamo che sia migliore

“È inaccettabile che in alcuni decisivi organismi che affrontano importanti questioni per il futuro del nostro Paese – continuano Zingaretti e Cuppi – ci siano pochissime o addirittura nessuna donna. È il segno di quanto ancora sia forte il potere maschile in molti ambiti del Paese. Si dice nulla sarà come prima, dobbiamo scommettere sull’obiettivo che sia migliore, e questo è impossibile senza l’ascolto dell’esperienza femminile e il protagonismo delle donne nelle decisioni sul futuro del Paese”.

 

Un Women New Deal per un’Italia a misura di donne e uomini

Per questo il Partito democratico costituirà un gruppo di lavoro, trasversale e integrato per un vero e proprio “Women New Deal” che innervi l’azione del Partito, che solleciti il Governo, per riprogettare l’Italia a misura di donne e uomini. Il nuovo scenario ci impone di ripensare all’organizzazione del lavoro, della scuola, del sociale, a un diverso rapporto tra tempi di vita. La ripresa riguarderà il complesso dell’organizzazione sociale, oggi profondamente segnata da diseguaglianze di genere nell’uso del tempo e nella relazione tra ore di lavoro retribuito e ore di lavoro gratuito, lo si è visto nel distanziamento sociale, in quanto per tante donne abbia significato un sovraccarico di lavoro.

Questa consapevolezza deve vivere già nella programmazione della ripartenza. Le persone che lavorano hanno una vita da organizzare, che garantisce la riproduzione delle condizioni di vita loro e, se ci sono, dei figli o dei genitori anziani fragili. In tante e tanti si stanno interrogando su come ripensare servizi e luoghi essenziali del nostro welfare. Come la ripartenza coinvolgerà i più piccoli, ad esempio, è una questione che riguarda noi tutti, che non può essere lasciata solo sulle spalle delle donne e delle famiglie. Va bene prorogare le misure di sostegno già in essere, ma ci serve un vero e proprio piano per le bambine e i bambini, una grande alleanza tra famiglie, mondo educativo, sportivo, terzo settore, enti locali.

 

Uno sguardo di genere innovativo e competente per progettare la ripartenza

Adesso dobbiamo lavorare sulla ripartenza. Immaginare nuove forma di socialità, per tutte le generazioni, guardare in modo nuovo ai nostri spazi comuni, parchi, cortili, giardini. Sperimentare l’outdoor education, laboratori a piccoli gruppi, l’assistenza educativa domiciliare per i minori con disabilità. Sostenere i Comuni in questo sforzo. Serve uno sguardo di genere innovativo e competente nei luoghi dell’elaborazione, della progettazione, della decisione sul presente e sul futuro. Uno sguardo che innervi tutto il partito.

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