spot_img
spot_img
HomeArchivioAmendola: I Fondi europei...

Amendola: I Fondi europei sono un patrimonio di risorse per il Paese

Per il ministro degli Affari europei, Enzo Amendola, intervistato da il Fatto Quotidiano, i Fondi europei sono “un patrimonio di risorse, non per il governo, ma per il Paese. E giusto coinvolgere Parlamento e opposizione. Tutti i ministeri sono pronti a indicare le priorità: il Ciae è una struttura di coordinamento dell’esecutivo, che si avvale di tecnici, presieduto da Conte. L’obiettivo è presentare progetti entro fine settembre, mirati, con tempi certi, indicazioni di spesa chiare”.

 

Ricorda che durante le trattative a Bruxelles “nessuno è mai andato a dormire, neanche in Italia. Conte era quello più esposto, ovviamente. In plenaria e negli incontri con i leader era da solo, con noi fuori dalle stanze. Sull’ammontare delle risorse a 750 miliardi e sulla governante non ha mai ceduto. A un certo punto ha anche indossato i panni dell’avvocato delle prerogative della Commissione, messe in discussione”.

C’è un momento che non dimenticherà?

“Le ultime due ore, quando abbiamo chiuso l’accordo sulla governance. Si lavorava su avverbi e aggettivi. L’ambiguità nella formulazione faceva confondere il ruolo del Consiglio con quello della Commissione non sulla presentazione dei piani, ma sulla loro implementazione. Noi eravamo assolutamente contrari. Conte ha poi trovato la formulazione passando dalla decisione del Consiglio “in modo decisivo” a quella “in modo esaustivo”. Quando è arrivato il parere legale chiesto tre giorni prima, abbiamo capito che era fatta. Ma non abbiamo mai brindato. Abbiamo realizzato pienamente quello che era successo alle 9 di mattina di martedì, quando siamo atterrati a Roma, sommersi da messaggi di entusiasmo”.

Ma già ora quello sul Mes sembra uno scontro per la supremazia tra Pd e M5S. Secondo un retroscena poi smentito del Sole 24 Ore, Gualtieri sostiene che senza ci saranno problemi alle casse dello Stato. È vero?
“Non ho mai cambiato idea dall’inizio: bisognava prima chiudere i negoziati. Ora dobbiamo leggere il nostro fabbisogno reale, uscendo dalla guerra dei tweet. E scegliere con una gestione oculata della cassa come ha ribadito anche Gualtieri. Chiudo con una notazione: quando a marzo con la lettera dei 9 abbiamo tirato fuori l’idea dei bond europei, tutti ci sbeffeggiavano. Quattro mesi dopo abbiamo 750 miliardi di bond. E se ne parlava da 20 anni”.

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img