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Approvato il decreto fiscale: “non solo abolizione Equitalia, tante misure per il rilancio”

“Rottamazione delle cartelle esattoriali, Equitalia annessa all’Agenzia delle Entrate, voluntary disclosure bis, riforma degli studi di settore (sostituiti da indicatori di compliance fiscale) e numerose semplificazioni”. Queste sono alcune delle importanti misure contenute nel decreto fiscale”. Così Gianluca Rossi, capogruppo Pd in Commissione Finanze e Tesoro, intervenuto a Palazzo Madama in dichiarazione di voto sul decreto fiscale. “Il provvedimento – spiega Rossi – è teso a costruire un inedito rapporto tra il contribuente e il fisco, un rapporto di leale collaborazione fondato sul reciproco affidamento ciascuno nel rispettivo ruolo: uno a difesa dei propri diritti soggettivi, l’altro a tutela dell’interesse generale”. “Con il via libera al decreto fiscale, che è parte integrante dell’intera manovra di bilancio per il 2017, potremo davvero aspirare ad avere un fisco non più burocratico, pi ù leale, più chiaro, più vicino alle esigenze dei contribuenti in difficoltà, che valorizzi la trasparente disponibilità dei cittadini a fare il proprio dovere con l’erario. Nel contempo – conclude Rossi – un fisco sempre più severo e intransigente nei confronti di coloro che deliberatamente scelgono la strada di sottrarsi al proprio dovere tributario”.

decreto fiscale

Per il senatore Claudio Moscardelli, “Semplificazione, riduzione del prelievo fiscale ed incremento della lotta all’evasione fiscale, sono le tre direttrici seguite dal provvedimento”.
“Le maggiori entrate -spiega Moscardelli – derivano da misure finalizzate a migliorare il rapporto tra lo Stato e il contribuente. A decorrere dal 1° luglio 2017, Equitalia nella forma di società per azioni cesserà di esistere e le sue funzioni transiteranno alla istituenda Agenzia delle Entrate-Riscossione, ente economico di diritto pubblico sottoposto all’Agenzia delle Entrate. Vengono eliminati sia le sanzioni che gli interessi di mora che negli anni hanno fatto lievitare gli importi delle cartelle esattoriali.

Il capitolo delle semplificazioni – continua il parlamentare dem – è assicurato da un insieme di disposizioni organiche che migliorano il rapporto tra contribuente e amministrazione fiscale. Sono inoltre aboliti gli studi di settore e lo spesometro. Con la rottamazione delle cartelle esattoriali, si stabiliscono incentivi per la definizione in via transattiva delle controversie pendenti. Si riaprono inoltre i termini per la voluntary disclosure. Si disegna un fisco più snello capace di sfruttare meglio la rete internet e gli strumenti informatici.
Si prevede l’incremento, per l’anno 2016, del Fondo sociale per occupazione e formazione nella misura di 592,6 milioni di euro, anche ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga”. “Per investimenti, nelle ferrovie sono stanziati 320 milioni di euro per l’anno 2016 per la sicurezza e il potenziamento dell’efficienza della rete ferroviaria e 400 milioni per l’anno 2018 per interventi relativi a Sicurezza ed adeguamento a obblighi di legge. Interventi ulteriori sono previsti per l’accoglienza dei migranti, per incrementare la dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese nella misura di 895 milioni di euro per l’anno 2016, per la promozione e sviluppo del settore agroalimentare, per il potenziamento del tax credit per il cinema e l’audiovisivo e, infine, per lo sviluppo dei settori giovanili delle società sportive calcistiche.

Il percorso riformatore – conclude Moscardelli – continua e vedrà nella prossima legge di bilancio un ulteriore elemento di crescita ed ampliamento del benessere del nostro paese”.

 

“L’attenzione dei media e dei cittadini riguardo il decreto fiscale è stata in gran parte attratta dalla norma contenuta che sancisce lo scioglimento di Equitalia a partire dal primo luglio 2017. Si tratta di una misura molto importante, necessaria per ristabilire un corretto rapporto tra fisco e cittadini largamente compromesso negli ultimi anni”. Lo dichiara il senatore Mauro Del Barba, relatore in commissione del provvedimento. “Questo però fa passare in secondo piano le tante altre positive misure contenute nel provvedimento, a partire dalla definizione di un rapporto più stretto tra il Mef e l’Agenzia delle entrate, per individuare le risorse e definire le strategie per la riscossione. Ma c’è dell’altro: I dati delle fatture Iva dovranno essere obbligatoriamente comunicati all’Agenzia delle Entrate per via telematica ogni tre mesi, permettendo controlli incrociati più rapidi ed efficaci, mentre le comunicazioni dell’Iva ogni 3 mesi consentiranno un incremento del gettito complessivo superiore ai 9 miliardi. Saranno al massimo 4 le rate per le cartelle rottamate e in questa materia la ‘definizione agevolata’ garantirà per il prossimo anno un gettito erariale di 2 miliardi di euro. Vengono riaperti i termini della voluntary disclosure e verranno erogati 600 milioni per i centri migranti. Delle agevolazioni per il cinema si è molto parlato, ma vanno ricordati anche i quasi 600 milioni di euro che vengono spostati dal fondo per le salvaguardie degli esodati al fondo per l’occupazioni e destinati al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2016. Queste sono solo alcune delle principali misure contenute nel decreto. Siamo quindi di fronte a un provvedimento che risulterà essenziale, nei suoi vari tasselli, nel determinare il definitivo rilancio di un Paese che, grazie alle tante riforme messe in campo, potrà nel 2017 guardare con maggiore fiducia al proprio futuro”.

Il decreto fiscale in pillole

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