“Al di là delle reazioni molto negative della Borsa in queste prime ore, con il decreto sulle banche approvato ieri si mette mano ai principali elementi di criticità del nostro sistema: la riforma delle banche di credito cooperativo la garanzia dello Stato per i crediti deteriorati, con l’attuazione delle misure concordate con l’Unione Europea nelle scorse settimane”.Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni.
“Proprio perché nel complesso le nostre banche sono solide – continua – proprio perché la volatilità di questi giorni ha colpito anche grandi istituti che non hanno problemi, noi dobbiamo intervenire per favorire i processi di fusione delle piccole banche e per alleggerire gli istituti che possiedono i 201 miliardi di crediti difficili da recuperare. Solo così potremo facilitare i flussi finanziari per le imprese e le famiglie e contenere le manovre speculative contro il nostro sistema bancario”.
“Siamo di fronte al ripetersi della grande crisi finanziaria scoppiata nel 2007-2008? Probabilmente no, eppure l’inquietudine è grande e rischia di alimentare comportamenti improntati alla sfiducia – aggiunge – Razionalità e irrazionalità dei mercati, manovre speculative e legittime preoccupazioni dunque si mescolano e per questo è giusto che le istituzioni finanziarie e politiche, a tutti i livelli, adottino misure volte a rassicurare e a rasserenare operatori e risparmiatori. La dimensione sovranazionale è indubbiamente cruciale e, per quanto ci riguarda, lo è in particolare quella europea – conclude – Per questo credo abbia ragione Renzi quando sostiene che il punto centrale in Europa non è tanto l’istituzione di un superministro quanto piuttosto il cambio di passo in materia di politica economica”.