“Personalmente credo che possa dare risultati più efficaci una politica di rilancio degli investimenti pubblici, in grado di trascinare anche quelli privati insieme a una riforma fiscale complessiva, che quindi riguardi anche, anzi soprattutto, l’Irpef”.
Il risparmio privato tende a prendere la strada della valorizzazione del patrimonio. Credo che funzionerà bene l’ecobonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie
Per Baretta esiste il “rischio” che la riduzione dell’Iva non riesca a spingere i consumi: “In una situazione di incertezza come quella che stiamo ancora vivendo, più che sui consumi il risparmio privato tende a prendere la strada della valorizzazione del patrimonio. Per questo credo che funzionerà bene l’ecobonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie, che diede buoni risultati già tra il 2008 e il 2014, quando non era così vantaggioso”.
Rimodulare l’Irpef potrebbe avere un effetto molto più marcato sui consumi
E, aggiunge, che la decisione finale sull’Iva “la prenderà il presidente del Consiglio anche se la questione va discussa con Bruxelles visto che si tratta di un’imposta armonizzata a livello comunitario. Potrebbe avere senso un intervento mirato su alcuni settori, a partire da quello del turismo, che ha sofferto molto e, come filiera, si porta dietro diverse attività. Ma potrebbe funzionare se dovesse accompagnare una riforma fiscale complessiva. Rimodulare l’Irpef potrebbe avere un effetto molto più marcato sui consumi perché metterebbe soldi nelle tasche delle persone che potrebbero decidere liberamente dove orientare i loro consumi, a prescindere dalle oscillazioni dell’Iva”.
Pensare a una riforma complessiva che parta dall’Irpef
Anche se, avverte, “la strada migliore è aspettare la legge di Bilancio da approvare a fine anno dove, lo ripeto, pensare a una riforma complessiva che parta dall’Irpef e, in caso, venga accompagnata da un intervento selettivo dell’Iva“, ove “una cosa non esclude l’altra” precisa.