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Verso la manovra, Gualtieri: “Politica economica responsabile e sostegno alla crescita”

Con la nota di aggiornamento al Def “definiamo uno scenario di finanza pubblica per la prossima manovra solido e volto alla crescita“. Lo ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri di ieri sera.
 
“Abbiamo individuato 2,2% di deficit programmatico che definisce una manovra espansiva pari a 0,8% del Pil, questo comporta un utilizzo significativo dei margini di flessibilità previsti dalle regole europee e sono fiducioso che il dialogo costruttivo con la Commissione europea consentirà di confermare questo obiettivo”.
 
Con il nuovo quadro del Def si “coniuga bene l’esigenza di assicurare un sostegno alla crescita, evitando una manovra restrittiva che avrebbe avuto un effetto negativo, in una fase di rallentamento internazionale, e quella di “assicurare la solidità della finanza pubblica e di garantire un percorso graduale di riduzione del debito e del costo del suo finanziamento”.
 
“Questa manovra può avere un effetto positivo sulla dinamica del mercato di lavoro, con una riduzione del tasso di disoccupazione“, quindi “una base solida per un programma ambizioso che deve fare i conti con un’eredità impegnativa, anche per le ripercussioni che sulla finanza hanno avuto le stagioni tumultuose del quadro politico e dei rapporti con l’Europa. Le misure di riduzione della tassazione sul lavoro intendiamo avviarle e rafforzarle nel quadro triennale di azione del governo, per sostenere i redditi dei cittadini e la crescita del Paese”.
 
“È una manovra da circa 29-30 miliardi sostenuta in parte attraverso margini di flessibilità, 0,7% del Pil, e un’altra parte da una serie di misure sul lato dell’efficientamento e del controllo della spesa, sul lato della rimodulazione delle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente, un capitolo significativo di misure volte al recupero del gettito tributario e contrasto all’evasione che hanno vari assi”.
 
“Il minor costo del debito pubblico” per il calo dello spread vale “6 miliardi” che contribuiscono al successo della sfida a sterilizzare le clausole di salvaguardia. Le misure di contrasto all’evasione sono “ancora in via di definizione dettagliata e verranno inserite nella manovra, ma hanno vari assi”. Il governo intende “lanciare un grande patto per modernizzare il sistema dei pagamenti, andando verso il digitale. Intendiamo essere estremamente determinati nella definizione del piano”.
 
Spetterà alla manovra “definire le modalità specifiche” per il taglio del cuneo fiscale che sarà “una operazione che andrà fatta attraverso il confronto” con le forze sociali che verranno sentite “a breve”. Il taglio del cuneo fiscale rappresenta “un tassello della strategia importante”, ha spiegato Gualtieri.
 
“Crediamo che l’operazione vada fatta con il confronto con le parti sociali e produttive, abbiamo già incontrato i sindacati e contiamo di fare a breve un altro incontro per continuare a confrontarci. Le modalità specifiche spetteranno alla manovra – ha aggiunto – si tratta non solo di un segnale ma di un tassello di una strategia importante, che indica nella riduzione del cuneo un elemento fondamentale per riequilibrare il sistema fiscale“.
 
“C’è una decisione molto netta e molto chiara di non aumentare l’Iva. Tuttavia, esistono anche scenari di rimodulazione che complessivamente non aumentano l’Iva, esiste un tema di riforma dell’Iva” e la “possibilità di valutare una rimodulazione dell’Iva nella direzione di un’equità dell’imposta”.
 
Stiamo analizzando “diverse modalità di incentivi al sistema dei pagamenti digitali, il cashback è uno di questi, può essere utilizzato in varie forme. Come metodo è meglio annunciare le misure quando sono definite piuttosto che in via di definizione.”.
 
“Vorremmo emettere dei green bond, emissioni di titoli di debito italiani esplicitamente destinati a sostenere gli investimenti nella sostenibilità ambientale. Il Green New Deal è uno degli assi della manovra” verrà istituito “un fondo di 50 miliardi”. Lo sblocco degli investimenti, ha proseguito Gualtieri, “è una delle priorità” e l’obiettivo è “una maggiore sostenibilità ambientale e sociale”, per questo l’Italia chiederà “di scorporarlo fuori dai paletti del 3%“.

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