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Istat: Pil +1,5% il più alto da sei anni

“Il tempo è galantuomo: basta saper aspettare.
Oggi i dati ISTAT dicono che la strategia di questi anni produce risultati. Flessibilità, non austerity. Giù le tasse a ceto medio e imprese che investono. Scommettere sulla crescita, non sul declino.
I risultati arrivano, il tempo è davvero galantuomo.
Oggi sarebbe facile domandarsi: chi aveva ragione ad alzare la voce in Europa e a combattere per la flessibilità? Sarebbe facile, ma non servirebbe a nulla.
I #millegiorni hanno rimesso in moto l’Italia, ma noi vogliamo correre. Perché questo Paese ha tutto per farcela.
Non ci serve che ci diano ragione per il passato, ci serve che ci diano ascolto per il futuro. Noi ci siamo”. Così Matteo Renzi su Facebook commenta i dati sul Pil diffusi dall’Istat.

 

L’aumento tendenziale del Pil nel secondo trimestre del 2017 dell’1,5% rispetto al secondo trimestre del 2016 è il più alto registrato dall’Istat da sei anni. Per trovare un valore maggiore bisogna tornare al primo trimestre del 2011, quando l’incremento era stato del 2,1%.
Nei dati diffusi stamattina, l’Istat comunica che la crescita acquisita per il Pil italiano nel 2017 è pari a 1,2%, spingendo così la crescita tendenziale a +1,5% – al top da 6 anni – se verrà confermato il tasso di aumento dello 0,4% anche nei prossimi trimestri. Per variazione acquisita si intende quella che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno. Ipotizzando invece, spiegano dall’Istituto di statistica, un tasso di crescita nel terzo e nel quarto trimestre analogo allo 0,4 dei primi due periodi, la crescita raggiungerebbe l’1,5%.

Per Ernesto Carbone, i dati registrati dall’Istat sono l’effetto delle riforme dei governi Renzi e Gentiloni. Dichiara Carbone: “I dati Istat sull’andamento dell’economia nel secondo trimestre confermano che la ripresa è in atto e si sta rafforzando. È un grande risultato ottenuto grazie alle riforme del governo Renzi e proseguite da quello Gentiloni. Il dato è superiore alle attese e dimostra la bontà del lavoro fatto oggi dagli esecutivi targati Pd. Ieri Eurostat indicava come le prestazioni delle nostre imprese fossero le migliori dell’intera eurozona. Si tratta di segnale concreto di come siano state fatte le scelte giuste. Con industria 4.0 e con le misure per il Sud migliorerà ancora la situazione”.

 

Anche per Matteo Ricci, la strada è quella giusta: “Più 0.4% nel secondo trimestre e +1.5% su anno. L’Istat certifica che la nostra economia sta marciando oltre le previsioni. La nostra economia è al top da sei anni a questa parte a dimostrazione dell’efficacia delle riforme e delle misure messe in capo dai governi Renzi e Gentiloni. Un grande risultato che intendiamo rafforzare”, fa notare il responsabile Enti locali del PD, che conclude: “Abbiamo trovato un Paese con l’economia ferma: non solo siamo riusciti a rimetterla in moto, ma la stiamo facendo andare a buon passo. Tanto c’è da fare per rafforzare ulteriormente la ripresa, ma la strada è quella giusta”.

Dello stesso parere Titti Di Salvo, vicecapogruppo Pd alla Camera: “I dati Istat con un +0.4% nel secondo trimestre e +1.5% su anno, migliore performance da 6 anni a questa parte, sono dimostrazione del valore delle riforme volute dal governo Renzi e poi da quello Gentiloni. Un grande risultato.

Ieri i dati Eurostat sulla produzione industriale, oggi quelli sull’andamento del PIL sono il segnale della bontà del lavoro fatto e che intendiamo proseguire e rafforzare. È un risultato importante per il Paese e rappresenta il riconoscimento del lavoro fatto dal PD”.

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