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Letta: “Un grande Patto per il lavoro e la crescita. È il momento giusto”

“Vorrei che oggi tutti noi condividessimo una prospettiva di sviluppo, o vogliamo chiamarla Patto, a beneficio anche dei più deboli e delle prossime generazioni. Nessuno può chiamarsi fuori”, dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, all’assemblea di Confindustria.

Parole accolte con entusiasmo, dal Pd dove l’idea di una grande patto nazionale per il lavoro e la crescita è stata avanzata mesi fa. Di qui il tweet del leader dem, Enrico Letta:

“Bene! Draghi lancia a Sindacati e Imprese la proposta di un grande Patto per il lavoro e la crescita. Noi siamo d’accordo. È il momento giusto. Sul modello di quello che fece Ciampi”.

Il segretario Pd che del patto “modello Ciampi” aveva parlato già durante la relazione all’Assemblea nazionale del 17 aprile: “Vorrei proporre al governo e alle forze politiche, alle parti sociali che si faccia un grande patto, un patto per la ricostruzione del nostro Paese. Facciamolo a partire dalle forze politiche che oggi sostengono il governo Draghi. Credo che Mario Draghi abbia tutta la forza per farlo”, sottolineava Letta: “Ora è il momento di fare come Ciampi fece nel 1993. Da quel momento il debito pubblico cominciò a scendere”.

Il 23 luglio del 1993 l’Italia evitò una crisi come quella greca, senza neppure poter contare su Euro ed Europa. Quel giorno il governo di Carlo Azeglio Ciampi e le parti sociali (imprese e lavoratori) firmarono il “Patto per la politica dei redditi e lo sviluppo”.

A quel patto, 28 anni dopo, si ispira il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, quando ‘risponde’ a Mario Draghi e alla proposta di una patto nazionale per il lavoro e la crescita. Per capire fino in fondo a quale passaggio si riferisca il segretario dem occorre andare un po’ più indietro del 23 luglio 1993. Esattamente un anno prima, infatti, un difficilissimo accordo dai contenuti inediti e restrittivi, firmato dal governo presieduto da Giuliano Amato e dai sindacati, fermò la speculazione sulla lira, ma non riuscì ad evitarne la svalutazione del 30% nel mese di settembre. Ne seguì il prelievo forzoso del sei per mille dai conti correnti degli italiani e la finanziaria ‘monstre’ da 93 mila miliardi di lire.

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“Importante l’impegno del Presidente del Consiglio Mario Draghi all’assemblea di Confindustria: all’Italia serve un patto per il lavoro e lo sviluppo che permetta a tutti di beneficiare dello sforzo del Pnrr. Affinché la crescita sia strutturale e produca un vero cambiamento”. Ad affermarlo è la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Anna Ascani in un tweet.

“Le parole di Draghi aprono ad una stagione di collaborazione tra governo e parti sociali, sul modello Ciampi. È un passaggio decisivo, per assicurare che la ripresa sia reale e produca equità sociale, evitando sperequazioni. Così come Enrico Letta e il Pd avevano chiesto. Bene.” Così su Twitter Enrico Borghi, componente della Segreteria del Pd.

“Bene l’appello di Draghi per lo sviluppo occupazionale, economico buono, sostenibile e duraturo. La proposta di #pattonazionale con parti sociali è strumento utile a garantire #sviluppo buon uso #PNRR e giusta condivisione”. Così Susanna Cenni sul suo profilo Twitter.

“Bene le parole di #Draghi e la proposta di un Patto per il lavoro e la crescita, apriamo una nuova stagione, una ricostruzione nel segno della dignità del #lavoro, dell’occupazione delle #donne e dei #giovani”, così Cecilia D’Elia.

“Per consolidare la ripresa c’è bisogno di collaborazione e di confronto tra pubblico e privato e fra Governo, Parlamento e parti sociali. Come ha detto oggi Draghi.
Nell’interesse delle imprese e dei lavoratori”, il commento di Cesare Fumagalli.

“Per un Patto per il lavoro e la crescita il Partito democratico è pronto. A partire da giovani e donne, con il Presidente Draghi possiamo aprire una stagione di dialogo nel segno della dignità del lavoro”. Così su Twitter Chiara Gribaudo, responsabile Missione giovani della segreteria nazionale del Pd.

La presidente dei senatori Pd, Simona Malpezzi, assicura che i dem sono “con Draghi che ha lanciato a imprese e sindacati la proposta di un patto di responsabilità comune. Serve una prospettiva economica e sociale condivisa per ricostruire il Paese. Bisogna mettersi seduti tutti insieme”. Sulla stessa lunghezza d’onda la senatrice Anna Rossomando: “Sosteniamo l’appello di Draghi a imprese e sindacati. Serve un patto per il lavoro: crescita va insieme a piena e buona occupazione”, scrive su Twitter la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia e diritti del Pd.

“Il metodo Draghi è la spinta a collaborare per uscire dalla crisi sanitaria e economica. Lo stiamo facendo in Parlamento, e sosteniamo oggi la proposta del presidente Draghi di un grande Patto per il lavoro e la crescita che coinvolga imprese e sindacati”, così Lia Quartapelle.

“Draghi propone a tutti di assumersi la responsabilità di aiutare il Paese guardando all’interesse generale e invitando ad andare oltre ai limiti che hanno segnato la nostra storia recente. Condividiamo questo appello perché è l’obbiettivo che ci ha portato a costruire il Pd: noi non solo ci siamo, ma c’è un pezzo della nostra storia che va esattamente in questa direzione”. Così il vice presidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli.

Per la presidente della commissione Lavoro della Camera, la dem Romina Mura, “il lavoro è la base su cui si regge il Patto proposto da Draghi. È inutile che da destra prendano pezzi del discorso del premier e li rivendichino, perchè il senso di questo appello è profondo e complessivo, non si può ridurre a un banale spot elettorale o pensare riguardi una sola categoria”, spiega Mura. Il sistema Paese si riprende e cresce se siamo capaci, tutti insieme come chiede Draghi, di creare più occupazione, lavoro sicuro, giustamente retribuito e dignitoso. Non la sola creazione di ricchezza ma un innalzamento diffuso della qualità della vita dei lavoratori e delle famiglie italiane: questo è l’obiettivo del Pd e si ritrova nelle parole di Draghi”, conclude.

“Oggi all’Assemblea di Confindustria sono state poste le basi per un’auspicabile e condivisibile svolta nelle relazioni tra impresa, sindaco e politica. Va infatti senz’altro accolta l’importante proposta del Presidente di Confindustria Bonomi alle organizzazioni sindacali di fare “un vero patto per l’Italia”. Altrettanto importanti le parole del presidente Mario Draghi sulla condivisione di una prospettiva di sviluppo a beneficio di tutti, donne e giovani. Considero quindi fondamentale che la politica, per la sua funzione, accompagni e sostenga questa scelta e volontà di condivisione e sinergia tra le diverse parti che va concretizzata, anche attraverso gli investimenti del Pnrr, nelle azioni che servono per costruire la vera ripartenza sociale, economica, occupazionale, culturale del Paese” così in una nota la senatrice Pd Valeria Fedeli componente della commissione lavoro.

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