
Nella grande emergenza sanitaria che sta colpendo il Paese ci troviamo tutti a fronteggiare nuove problematiche emergenti. Non c’è dubbio che dobbiamo affrontare con ogni mezzo la questione della sicurezza alimentare. Oggi tante aziende e organizzazioni ci segnalano un forte problema di carenza di manodopera, che andrà a crescere nei prossimi mesi.
Si parla di oltre 200mila lavoratori necessari per assicurare che nelle nostre campagne si possa svolgere regolarmente la raccolta e non si vada incontro anche a sprechi alimentari, oltre alla perdita di reddito per le imprese. Su questo punto credo possa essere utile l’esempio della Francia, che ha attivato un sito internet -“braccia per il tuo piatto” – dove prova ad incrociare con uno strumento agile la domanda e l’offerta di lavoro agricolo.
Sono convinto che si possa arrivare a un risultato simile anche in Italia e di questo ho parlato con la ministra Teresa Bellanova in queste ore.
Si potrebbe così anticipare in una forma più emergenziale quanto il governo ha già inserito nel Piano di prevenzione e contrasto al caporalato. Perché più che mai c’è bisogno di promuovere il lavoro agricolo, sicuro e legale.