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Provenzano: “Il lavoro deve diventare la priorità per tutto il governo non solo del Pd e di Orlando”

“Draghi ha più volte dato prova di essere attento al tema della coesione sociale. Il fronte su cui realizzarla è la difesa e la creazione di lavoro, solo così si distribuiranno i benefici dei fondi europei. Ma ciò non può diventare un impegno e una preoccupazione di Andrea Orlando e del Pd. Deve essere priorità dell’intero governo”.

Lo dice a La Stampa Giuseppe Provenzano vicesegretario Pd riferendosi alla riforma degli ammortizzatori sociali.

 

“Trovare le risorse è un fatto politico, non tecnico, per noi sarà la priorità in legge di bilancio: la Cig ha salvato nel 2020 mezzo milione di posti di lavoro. Non possiamo allargare il divario tra garantiti e non. La riforma deve colmarlo e la vera novità sta nel legame con le politiche attive del lavoro. Un conto sono i piccoli, che vanno tutelati, ma la grande distribuzione ha guadagnato tanto e in futuro subirà processi di ristrutturazione per l’e-commerce. Quindi è giusto che contribuisca a finanziare gli ammortizzatori sociali. Confidustria ha sempre condiviso questa battaglia, ora assistiamo a un cambio di linea sospetto”, attacca.

 

Secondo l’ex ministro “Bonomi invece di rivolgere attacchi scomposti a Orlando dovrebbe chiedere alle imprese di rispettarlo, perché diverse lo stanno tradendo. Ma noi non siamo interessati alla polemica, chiediamo un patto sulle politiche industriali. Piuttosto stupisce l’atteggiamento di Giorgetti…”.

 

Se sul centrodestra, non ha remore: “Le dimissioni di Durigon aprono un tema sulla natura della destra italiana. Una destra estrema: sia nella Lega che in Fratelli d’Italia c’è un problema di nostalgia del ventennio fascista. I casi di Bignami e Durigon dovrebbero preoccupare i cosiddetti liberali. Salvini insegue la Meloni sul suo terreno e crea fibrillazioni nel governo. Se Giorgetti, Zaia e altri non condividono le posizioni di Salvini e davvero vogliono una Lega diversa, aprano una battaglia interna a viso aperto. Altrimenti è solo tattica. Chi condivide un orizzonte europeista ha il dovere di prendere le distanze da questa destra estremista”.

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