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Taddei: se la Cina diventa un’occasione

Appena usciti dalla crisi greca, la nostra economia sembra minacciata da una nuova fase di instabilità globale proveniente dalla Cina. Ogni fattore di instabilità è un problema da non sottovalutare.
Ci sono però alcune ragioni per considerare benevolmente le conseguenze per l`economia italiana..

 

La ragione centrale di questo ottimismo sta nella natura della crisi cinese. Stiamo assistendo ad uno delle più tipiche evoluzioni della storia finanziaria: un’economia comincia a crescere con forza e, quando la crescita si fa sostenuta, si sviluppano i mercati finanziari. Inizialmente, essi permettono una migliore intermediazione del risparmio e lo fanno affluire a imprese e investimenti che prima ne erano esclusi. L`economia allora cresce ancora e la crescita prolungata comincia a generare una sua retorica. Si sviluppano i miti della crescita perpetua, degli inevitabili passaggi di consegne del potere globale.

 

La Cina, per nulla diversa dalle economie che l’hanno preceduta, è rimasta vittima di questa retorica della crescita sviluppando il mito della crescita permanente. Nel 2014, dopo più di un decennio di crescita portentosa, quando l’economia cinese ha cominciato a rallentare anche perché si era avvicinata enormemente alla frontiera della tecnologia mondiale, le autorità cinesi, vittime del mito della crescita perpetua, hanno risposto espandendo il credito come mai prima. L’effetto è stato un ulteriore ampliamento degli investimenti con espansione dellacapacità produttiva e, infine, una esplosione dei valori nel mercato azionario cinese.

 

Le autorità cinesi non hanno avuto il coraggio di cambiare: in un’economia che investe più del 40% del proprio prodotto interno lordo, la scelta di puntare ancora di più su una espansione della capacità produttiva non era infatti molto oculata. La Cina non è diversa dalle altre economie e deve cambiare profondamente il proprio modello per continuare a svilupparsi, puntando su redistribuzione del reddito e sviluppo del mercato interno.

 

Gli effetti di questa instabilità per noi sono straordinariamente interessanti. Nel breve, gli investitori internazionali riscoprono le virtù del debito pubblico europeo come rifugio per i propri risparmi, rifugio particolarmente sicuro grazie alla politica della BCE; oggi, nel mezzo della crisi cinese, il debito pubblico decennale italiano paga un tasso di interesse inferiore di giugno.

 

Questo sarà per l`economia europea, e italiana in particolare, una straordinaria opportunità di crescita. Se davvero questa crisi fosse l’inizio di questa nuova fase?

 

 

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