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Programma elettorale 2022 per la comunità italiana nel mondo

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Il Partito Democratico è la forza politica che ha lavorato con più determinazione in questi anni al servizio degli oltre 6 milioni di Italiane e Italiani all’estero. L’Italia nel mondo: vite, scelte, storie, persone, che costituiscono una risorsa straordinaria, una rete di competenze, esperienze, contatti, credibilità a disposizione del Paese.

 

L’ultimo decennio ha profondamente mutato le dinamiche di mobilità e il volto della nostra comunità all’estero, una comunità in costante crescita che chiede voce, coinvolgimento e rappresentanza.

 

I valori che guidano il Partito Democratico – lotta alle diseguaglianze, partecipazione democratica, conoscenza – e le proposte politiche che intendiamo portare a livello nazionale su temi cruciali per lo sviluppo del nostro Paese – ambiente, lavoro, diritti civili – sono le risposte alle ragioni che hanno portato molte e molti connazionali a lasciare il nostro Paese.

 

Vogliamo parlare a tutte le nostre comunità nel mondo, da quelle di più antica emigrazione a quelle di mobilità più recente, fino alle realtà di “nuovi cittadini” e lo facciamo attraverso le nostre proposte per le Italiane e gli Italiani all’estero.

 

Il Partito Democratico si impegna affinché la vita dei nostri connazionali all’estero migliori e intende continuare a coinvolgere tutte e tutti nel rilancio del nostro sistema-Paese, con una visione globale di diritti, servizi e opportunità.

 

I. MIGLIORARE I SERVIZI, GARANTIRE DIRITTI

 

 

Investire nella rete consolare per garantire servizi di qualità e accessibili a tutte e tutti

 

Promuovere la digitalizzazione dei processi per garantire la piena accessibilità ai servizi essenziali e la qualità dei servizi consolari, con una risposta che non escluda le persone con disabilità e raggiunga anche le aree più remote. Tale digitalizzazione sarà inclusiva e non lascerà indietro chi deve rafforzare le proprie competenze in questo ambito.

Facilitare l’accesso all’identificativo digitale per i cittadini italiani all’estero, come strumento per fruire dei servizi consolari, di assistenza, supporto ed emergenza, e garantire il rilascio delle carte d’identità elettroniche.

Investire risorse sul capitale umano e territoriale: nuove assunzioni attraverso una politica più coerente e più attrattiva; nuove procedure semplificate, in particolare per gli accordi internazionali che regolano lo stato civile; nuovi sportelli consolari sui territori e interventi straordinari alle sedi più in difficoltà; incentivi al personale delle reti consolari con un adeguamento delle indennità di servizio; rafforzamento della rete dei consoli onorari con la possibilità che essi possano autenticare firme e/o atti notori quando questi debbano essere redatti in lingua italiana.

 

 

Rivedere le norme legate all’iscrizione AIRE

 

Introdurre un Regime di Iscrizione Transitorio e migliorare la collaborazione coi Comuni di provenienza per trovare soluzioni agli ostacoli di natura fiscale, burocratica e di assistenza sanitaria; nonché garantire alcuni servizi consolari essenziali fuori dal quadro AIRE.

Garantire l’assistenza sanitaria ordinaria in Italia agli iscritti AIRE fino a 60 giorni annui non continuativi, nei primi tre anni di permanenza all’estero.

 

 

Garantire supporto e l’assistenza sociale e sanitaria alle persone più fragili della nostra comunità

 

Rafforzare le tutele ai minori, alle famiglie, alle donne vittime di violenza, ai connazionali e alle connazionali nei Paesi a rischio, o alle vittime di discriminazioni per il loro orientamento sessuale o religioso. Partiremo da quanto è stato realizzato con gli interventi straordinari promossi durante la crisi Covid-19.

Garantire la sussidiarietà dei servizi al cittadino con l’attuazione della nuova convenzione con i Patronati.

Promuovere l’inserimento sociale e lavorativo dei nostri connazionali all’estero, con interventi di informazione, formazione professionale e accompagnamento, in particolare per i lavori meno qualificati e prevedendo il rilascio di uno specifico ‘visto permanente’ per gli italo-discendenti.

Lavorare a nuovi accordi istituzionali al fine di fornire accoglienza e un primo orientamento, dedicando stanziamenti di bilancio finalizzati a creare campagne informative anche prima dell’iscrizione AIRE.

 

 

Semplificare e rivedere il sistema di gestione delle pensioni

 

Facilitare le procedure di sottoscrizione delle certificazioni di esistenza in vita e reddituali.
Rivedere il carico fiscale associato alle pensioni italiane all’estero, eliminando ogni forma di doppia imposizione.
Promuovere nuovi accordi bilaterali in materia di sicurezza sociale e verificare nonché adeguare gli esistenti.
Far riconoscere i fondi pensione europei anche presso i paesi extra-UE, considerata la mobilità delle nuove generazioni e le nuove forme di lavoro.

 

Equità fiscale per gli Italiani all’estero

 

Rimodulare il carico fiscale sugli Italiani residenti all’estero, con abolizione dell’IMU sulle prime case in Italia e della tassa sui rifiuti, ed esenzione dal canone RAI.

 

Garantire il diritto alla piena cittadinanza

 

Permettere il riacquisto della cittadinanza italiana per chi l’ha persa per naturalizzazione nel Paese di residenza, ed eliminare la discriminazione di genere nei confronti dei nati prima del 1948 da madre italiana.

Definire accordi bilaterali di doppia cittadinanza sia per tutti i Paesi dell’Unione europea che per quei Paesi extra-UE che ancora non riconoscono tale possibilità.

Sostenere con forza una nuova visione dei diritti di cittadinanza e mobilità europea, permettendo l’erogazione diretta di alcuni servizi e documenti da parte del Paese UE di residenza.

 

II. RIFORMARE E RAFFORZARE LA RAPPRESENTANZA

 

Riformare la legge elettorale per l’estero

 

Introdurre rigorose misure di trasparenza per mettere in sicurezza il diritto al voto all’estero, condizione democratica essenziale per tutelare la qualità della rappresentanza, e assicurare la legalità in ogni tornata elettorale.

Digitalizzare le procedure elettorali per la raccolta firme in caso di referendum e di proposte di legge di iniziativa popolare.

 

Riformare i Com.It.Es

 

Ridefinire forme, funzioni e finalità degli organismi di base della rappresentanza delle nostre comunità all’estero, i Com.It.Es, per renderli attivamente partecipi alle decisioni che riguardano le comunità, e allo sviluppo strategico dei piani-Paese.

Dotare gli organismi di rappresentanza di chiara personalità giuridica e i loro membri di poteri che permettano di esercitare pienamente il proprio ruolo di rappresentante delle comunità, rafforzandone anche la funzione istituzionale e di informazione.

Modificare radicalmente la procedura elettorale per i Com.It.Es., abolendo l’inversione dell’opzione, che non risponde alla necessità di promuovere una larga partecipazione delle comunità italiane nel mondo e dare legittimità forte al mandato degli organismi di rappresentanza.

 

 

Rafforzare e riformare il CGIE

 

Riconoscere e rafforzare il ruolo del CGIE, organo di indirizzo sui provvedimenti legislativi riguardanti la comunità italiana all’estero, con una più forte implicazione nelle interrogazioni parlamentari riguardanti le politiche migratorie e di integrazione, occupazione giovanile, imprenditoria e partecipazione femminile, pari opportunità, sostenibilità ambientale ed energetica, permettendo al Paese di beneficiare del grandissimo bacino di esperienze, conoscenze e professionalità che i cittadini italiani all’estero.

Assicurare che la rappresentanza geografica e di genere nel Consiglio sia rappresentativa delle comunità italiane nel mondo, riportando il CGIE al suo numero originale di consiglieri.

 

Nuove forme di collaborazione tra gli organismi di rappresentanza dei singoli Paesi europei

 

Incoraggiare l’istituzione di forme di collaborazione tra gli organismi di rappresentanza dei singoli Paesi, nell’obiettivo di rafforzare il senso di cittadinanza europea e di democrazia partecipativa.

Lavorare con l’obiettivo futuro di creare una vera e propria Agenzia della Mobilità Europea.

 

 

III. ITALIA, CULTURA GLOBALE

 

Tuteliamo la diffusione e l’insegnamento della lingua italiana

 

Promuovere la lingua e la cultura italiana nel mondo, veicolo della nostra presenza culturale, economica, politica all’estero, anche oltre il perimetro delle nostre comunità di italiani all’estero e di oriundi “italici”.

Destinare più risorse alle scuole italiane all’estero e riconoscere maggiore sussidiarietà nell’elaborazione delle strategie di promozione e di insegnamento dell’italiano semplificando e facilitando la tempistica delle erogazioni dei contributi e di presentazione dei progetti, nonché allargando la gestione nell’elaborazione strategica dei Piani Paese.

Sostenere lo sport come attività complementare nell’ambito dell’insegnamento della lingua e in collegamento con le iniziative delle organizzazioni sportive italiane (CONI, Federazioni Sportive) rivolte ai discendenti delle comunità italiane nel mondo.

 

Stampa e informazione

 

Garantire il sostegno all’informazione italiana all’estero, cartacea, digitale, le tv e le radio, come strumento fondamentale di informazione per le comunità italiane e veicolo di espressione e dibattito democratico.

Supportare la richiesta di un migliore accesso ai Canali Rai all’estero e la ricostruzione di Rai Corporation nel mercato americano e RaiMed, così come un canale di notizie in lingua inglese per le comunità di origine italiana dove la lingua si è persa e come vetrina internazionale per il nostro giornalismo radiotelevisivo.

 

Turismo delle radici

 

Promuovere progetti di “turismo delle radici” e “turismo di ritorno” come strumenti concreti di rafforzamento del legame culturale tra le comunità nel mondo e il nostro Paese.

Far nascere un modello specifico per l’innovazione, per la cultura, per l’imprenditorialità, che coinvolga tutta la comunità italiana nel suo pieno potenziale e che raccolga appieno e valorizzi il potenziale degli “italici”, ovvero quanti in Italia e nel mondo fanno riferimento alle radici e alla cultura italiane.

 

Far conoscere in Italia la storia dell’emigrazione italiana

Favorire investimenti culturali adeguati e inserire la storia dell’emigrazione italiana nei curricula scolastici italiani, con incentivi e finanziamenti per scambi di studenti a tutti i livelli di istruzione tra l’Italia ed i principali Paesi di residenza delle comunità italiane all’estero, per assicurare maggiore consapevolezza nel nostro Paese su questi fenomeni sociali e politici di primo piano.

 

 

Promuovere lo scambio

 

Proporre incentivi, borse di studio, prestiti d’onore e finanziamenti per promuovere i programmi di scambio e mobilità internazionale, nonché percorsi di studio e di ricerca finalizzati al rilascio di un titolo doppio, multiplo o congiunto, dedicato a studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo e dirigenti a tutti i livelli di istruzione e formazione permanente.

 

IV. LA RICERCA ITALIANA ALL’ESTERO

 

Anagrafe di ricercatrici e ricercatori italiani all’estero

 

Potenziare l’anagrafe pubblica di ricercatrici e ricercatori italiani all’estero per promuovere l’internazionalizzazione del Paese, favorire mobilità, sinergie, collaborazioni e per facilitare uno scambio costante con il sistema della ricerca in Italia.

Ripristinare una forte rete di addetti scientifici italiani all’estero, in sinergia con le comunità di ricerca attive sul territorio.

 

 

Sinergie per l’innovazione

 

Favorire e finanziare le collaborazioni bilaterali o transnazionali tra ricercatori italiani in Italia e all’estero, anche nel quadro dei finanziamenti europei, al fine di stabilire collaborazioni stabili a doppio senso di scambio di studenti, dottorandi, ricercatori.

Dedicare fondi destinati alle collaborazioni bilaterali a progetto tra gruppi di ricerca in Italia e all’estero, soprattutto dove sono presenti ricercatori italiani.

Coinvolgere sistematicamente ricercatrici e ricercatori all’estero nelle commissioni di valutazione in Italia per i concorsi di assunzione, di progetti o di attività di ricerca, anche al fine di garantire maggior indipendenza e trasparenza.

Garantire posizioni con strumenti di lavoro comparabili a quelli presenti all’estero per i ricercatori/accademici che vogliano rientrare in Italia, nonché tempistiche e modalità amministrative trasparenti e lineari nei bandi e concorsi dedicati, nonché livelli salariali e tutele sociali adeguati al costo economico e umano del trasferimento.

Valorizzare e riconoscere in ambito legale, economico e sociale titoli di studio, in particolare il dottorato, specializzazioni e abilitazioni, anche conseguiti all’estero, con un impegno a livello bilaterale e nelle sedi europee affinché vengano pienamente ed automaticamente avvicinate le qualifiche, per accedere a posizioni dirigenziali sia nel pubblico che nel privato, adeguandosi agli standard internazionali.

 

V. INTERNAZIONALIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL SISTEMA ITALIA

 

 

Rientro di competenze professionali e valorizzazione generazionale

 

Rimodulare gli incentivi per promuovere il rientro dei connazionali all’estero con misure più inclusive e aperte alle diverse categorie professionali, anche le meno qualificate, e sviluppare campagne informative dedicate più diffuse.

Promuovere misure specifiche per le giovani generazioni come la defiscalizzazione per le start-up o le imprese fondate da under 35 che dall’estero operano o hanno intenzione di operare con o in Italia, soprattutto nell’ambito della green economy e della sostenibilità ambientale.

Valorizzare la grande rete professionale di connazionali all’estero o esperti di origine italiana, per accompagnare le aziende italiane alla ricerca di nuovi mercati.

 

 

Progetti ad alto impatto, dal mondo al Mezzogiorno

 

Sviluppare un finanziamento istituzionale, sul modello degli “impact bond”, per concretizzare la connessione economica tra Italiani all’estero e il sistema-Paese nello sviluppo di progetti di interesse pubblico, convogliando investimenti dalle comunità degli Italiani all’estero alle aree interne o del Mezzogiorno, da cui molti connazionali all’estero provengono e con le quali mantengono legami familiari, affettivi o culturali.

Rilanciare la rete dei Talenti per il Sud per apportare competenze e capacità della comunità italiana all’estero a servizio della PA nelle regioni meridionali.

 

 

Imprenditoria e formazione

 

Rafforzare le Camere di Commercio italiane nel mondo per promuovere sinergie ed attività complementari a quelle svolte dagli enti istituzionali ITA, ENIT e diplomazia commerciale, per facilitare l’ingresso di aziende italiane all’estero, investendo in particolare competenze nei rami più attraenti dell’high tech.

Supportare le cittadine e i cittadini italiani all’estero di seconda o terza generazione, interessati a lavorare, studiare o visitare l’Italia, fornendo le informazioni essenziali sulle opportunità esistenti e i requisiti richiesti.

Promuovere incentivi per realizzare scambi e tirocini retribuiti presso aziende italiane e straniere, in regime di reciprocità, al fine di permettere a giovani di origine italiana di accedere al sistema produttivo italiano e ai giovani italiani di fare esperienze di lavoro all’estero.

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