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Guerini: “Destra pericolosa e ambigua su Putin, illusorio pensare di batterla prescindendo dal PD”

Abbiamo il dovere di continuare ad assicurare il nostro supporto a Kiev, per precludere a Putin la possibilità di conseguire anche uno solo dei suoi obiettivi strategici. Al contempo con alleati e partner vogliamo spingere la Russia verso una tregua, per evitare, da una parte, che la guerra duri anni e, dall’altra, per avviare trattative che portino a una pace equa e duratura. Non certo a una resa. Ne va della stessa architettura di sicurezza globale”, inizia così l’intervista di Guerini a La Stampa.

Il Ministro continua parlando del prezzo del gas e della sanzioni: “Le sanzioni stanno funzionando, le reazioni russe lo dimostrano. Il tema del prezzo del gas riguarda tanti Paesi, non solo l’Italia: e il possibile accordo europeo sul tetto al prezzo del gas, insieme a misure nazionali, è fondamentale per famiglie e imprese” e aggiunge: “Mentre Salvini è contrario al tetto del prezzo del gas che è la misura più temuta da Putin”.

“Nel centrodestra regna un’ambiguità di posizioni che non dà rassicurazione. Il Pd ha sempre e con coerenza mantenuto una linea chiara e netta. Siamo in un mondo in ebollizione che ha bisogno di forze politiche serie e responsabili. Il Pd ha dimostrato di esserlo in questi anni difficili tra pandemia e guerra. E credo che i cittadini lo sappiano”.

Guerini chiude così: “La politica è lo specchio più brillante della società. I tempi cambiano, le culture evolvono, i linguaggi mutano. Il tema per me però non sono i cambiamenti, ma evitare semplificazioni pericolose. Il populismo è questo: illudere che esistono soluzioni semplici a temi complessi. La politica ha il compito di capire e indirizzare i mutamenti delle società. È ciò che sta facendo il Pd, con serietà e determinazione, sapendo che siamo in una campagna elettorale decisiva per il futuro della nostra società” e aggiunge: “L’avversario è una destra pericolosa che se vincesse ci allontanerà dall’Europa. Ed è illusorio pensare di batterla prescindendo dal Pd. È questo il senso dell’appello al voto utile, perché negli uninominali gli unici che possono vincere i seggi sono i candidati del Pd”.

Intervista integrale su La Stampa

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