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Nogarin, Bacci: «La sua gestione un disastro, ha aumentato le tasse»

«Filippo Nogarin sta usando il suo ruolo istituzionale come cassa di risonanza per se stesso sul piano nazionale, ma gli si ritorce contro», afferma Lorenzo Bacci, segretario della federazione del Pd di Livorno.

 

Cosa succede adesso?

«Oggi nella conferenza dei capigruppo il dem Pietro Caruso chiederà spiegazioni al sindaco. Si arrampica sugli specchi facendo passare il messaggio che un avviso di garanzia non sia una condanna, per lui, mentre per persone del Pd lo è. Io credo nella presunzione di innocenza, ma se un avviso di garanzia
arriva a te è perché devi rispondere di atti che hai compiuto».

 

Il Pd chiede le dimissioni?

«Non le chiediamo perché ha ricevuto
l’avviso di garanzia, maper la sua manifesta
incapacità di governare la città».

 

Anche in questa vicenda?
«Nogarin sta cercando di far credere ai livornesi di aver portato lui stesso le carte in tribunale. Gioca su un equivoco: ha fatto depositare dal Cda della Aamps, la società che si occupa dei rifiuti, le carte per attivare la procedura di concordato, ma le hanno portate al Tribunale civile in via De Larderel, non alla Procura della Repubblica in via Falcone e Borsellino. È una procedura civile che non ha nulla a che vedere con il suo avviso di garanzia, un tribunale non vale l’altro. E sarebbe singolare che una persona che denuncia un fatto riceva un avviso di garanzia…»

 

Qual è lo sbaglio di Nogarin nella gestione del crollo dell’Aamps?

«Ha sempre rifiutato la proposta nostra e di altri per una ristrutturazione del debito dell’Aamps, anziché avviare il concordato per la liquidazione. Avrebbe evitato un bagno di sangue per i creditori, la messa a rischio dei posti di lavoro. Il concordato inoltre ha prodotto più di un milione dí euro di costi per le procedure. Ora sembra che si stia tornando all’idea della ristrutturazione, che invece Nogarin ha sempre rifiutato facendo dimettere il suo assessore all’Ambiente, Gordiani, che la sosteneva. Secondo noi ha forzato le procedure, infatti è accusato di bancarotta fraudolenta».

 

Perché ora accetterebbe la ristrutturazione del debito?

«Non è certo, per ora sono solo voci, ma potrebbe venire meno il suo avviso di garanzia. Fa parte di un agire rivolto tutto alla sua persona, e non ai cittadini o agli oltre 300 lavoratori coinvolti».

 

Politicamente cosa contestate al sindaco grillino?

«Livorno viene usata come carne da macello per creare consenso attorno a sé. Nogarin è sempre in tv e parla all’elettorato dell’M5S, sfrutta il suo ruolo istituzionale a uso e consumo del Movimento nazionale, forse per andare in Parlamento».

 

Per ora non fa una gran bella figura.

«Cerca di far ricadere la colpa sulla passata gestione, ma i mancati pagamenti dei rifiuti che hanno creato il debito Aamps li ha il sindaco 5 Stelle come li aveva il Pd. Ma se con il suo governo sono aumentate tutte le tasse, i parcheggi li fanno pagare anche ai residenti. Per andare contro il Pd rifiuta le opportunità che vengono dal governo, come gli 800 milioni per il Porto di Livorno. O fa scappare gli investitori stranieri dicendo che i loro progetti “sono poco credibili”.

 

Nogarin ha detto che si potrebbe dimettere se non rispetta le regole del M5S.

«Un sindaco deve rispondere al suo Consiglio comunale e alle leggi dello Stato, non al “sacro blog”».

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