“Serve una straordinaria concretezza. Non c’è politica senza amministrazione ma senza concretezza non c’è politica”. Così Matteo Renzi sprona la classe dirigente del Paese ad “andare oltre il giorno dopo giorno” firmando con il governatore del Lazio Nicola Zingaretti l’intesa da 1,407 mld per le opere pubbliche nel Lazio alle Terme di Diocleziano.
“Dobbiamo restituire al nostro Paese un ruolo in Europa e nel mondo per incidere nelle sfide culturali, politiche ed economiche del nostro tempo”, ha detto intervenendo alla firma del Patto per il Lazio.
“Per troppo tempo l’Italia non ha avuto una classe dirigente che avesse in mente l’interesse nazionale che viene prima delle singole carriere personali e delle convenienze di parte”, ha aggiunto Renzi.
“Il mondo viaggia a una velocità in cui crescono le minacce ma anche le opportunità, l’Italia ha un ruolo in questo scenario e la classe dirigente del Paese deve ricordare che il compito dell’Italia non è solo quello di fare l’elenco delle cose che non vanno ma provare a cambiarle”.
“Il mondo – ha osservato Renzi – vive una fase intrigante e difficile, la paura fa capolino nelle elezioni, mentre le informazioni, i big data e gli investimenti nell’innovazione consentono opportunità nuove. Crescono le minacce, lo sappiamo, provvediamo, ma crescono anche le opportunità, è una fase interessante e l’Italia ha un ruolo”.
Ha concluso il premier: “Quelli che promettono grandi rivoluzioni ma poi non sono credibili sulla concretezza del giorno dopo giorno ci stanno rubando il futuro”.
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Un miliardo e 407 milioni di euro per opere strategiche, dalle infrastrutture viarie e ferroviarie al risanamento idrico-ambientale e difesa del suolo, dall’edilizia sanitaria agli interventi nevralgici per migliorare la competitività e sostenibilità del Lazio.
I nuovi investimenti per le opere pubbliche derivano da quattro fonti principali di finanziamento: fondo di sviluppo e coesione, finanziamenti per l’edilizia sanitaria ex art. 20, finanziamenti del ministero delle Infrastrutture e risorse stanziate da Rfi, fondi regionali.
In totale però i nuovi investimenti per le opere pubbliche del Lazio ammonteranno ad oltre 2 mld e 230 milioni di euro, infatti ci sono anche 823 mln di euro di interventi già programmati con altri fondi (Fondo sviluppo e coesione, Por Fesr, Psr-Feasr, fondi regionali).
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“Se guardo allo sforzo che sta facendo il Governo e che stiamo facendo noi è quello di provare a costruire speranza per il futuro. L’intesa che oggi presentiamo è un’importante insieme di opere pubbliche, ma ha un’anima, una visione di futuro. Ed è figlia di un importante lavoro di squadra, iniziato ben nove mesi fa.
Oggi si apre una nuova fase per la nostra regione. L’intesa riguarda un miliardo e 407 milioni di euro”. Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nel corso della firma del ‘patto per il Lazio’ con il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
“Questa intesa – ha aggiunto – arriva in una regione più efficiente e abbiamo battuto il mostro del debito commerciale, 13,5 miliardi di debiti che non venivano pagati. Oggi è sceso a 4,7 miliardi. Oggi a 26 giorni vengono pagate le fatture emesse negli ultimi mesi”.
“Oggi è stato siglato con il governo Renzi un importante impegno per il Lazio. Un Patto che aiuterà a investire e migliorare la Regione attraverso la realizzazione di opere pubbliche e infrastrutturali. Ambientali e ferroviarie, ma parliamo anche di edilizia sanitaria con particolare riferimento alla ristrutturazione di tutti i reparti maternità regionali e della rete dei consultori, dei lavori al Policlinico Umberto I di Roma.
Si tratta di interventi strutturali e di scelte strategiche già intraprese dalla giunta Zingaretti e che aiuteranno a rendere più efficiente e migliorare il futuro del Lazio e dei suoi cittadini”. Così Lorenza Bonaccorsi della Segreteria PD.
