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Consiglio Ue: discussione seria e accesa, l’Italia impegnata per un salto di qualità

La prima volta di un vertice europeo a 27 rappresenta “la formalizzazione di una assenza” dopo “lo shock” del referendum britannico sull’uscita dall’Ue. Nel suo intervento a Bruxelles, in occasione del primo vertice dopo il voto sulla Brexit, Renzi ha scelto, “nel portare la voce degli italiani, di partire dal sacrificio di Jo Cox, pensando a una giovane mamma, di 40 anni come noi, che non potrà crescere i suoi due bambini in virtù di un gesto senza senso”. Renzi ha sottolineato l’impegno dell’Italia nel “tentativo di far fare un salto di qualità alle discussioni, anche rivedendo Angela Merkel e Francois Hollande questa mattina dopo la discussione di Berlino, perché’ non si parli solo di procedure”. La discussione, ha aggiunto, è stata “seria e accesa” e “di fronte allo shock era fondamentale dare un messaggio di qualità: se riusciremo ad essere coerenti, ci accingiamo a vivere mesi interessanti nella discussione europea”.

“Nessuno di noi vuole cambiare le regole – ha detto ancora Renzi -. Le regole sono state cambiate l’ultima volta nel 2003 per consentire alla Francia e soprattutto alla Germania di superare il tetto del 3%. Allora il governo italiano, guidato da Silvio Berlusconi, accettò di cambiare le regole per fare un favore a Francia e Germania. Questo è accaduto in passato, ma non è più successo, perché noi abbiamo una grande capacità di rispettare le regole e continuiamo a farlo. La questione bancaria non è all’ordine del giorno, perché non vede delle richieste di modifiche di regole. Com’è noto noi abbiamo perduto l’occasione di intervenire in modo strutturale, come ha fatto la Germania, che ha messo 247 mld di euro per salvare le proprie banche. L’Italia non lo ha fatto, perché chi stava al governo, i presidenti Berlusconi, Monti e Letta che rispetto, quando si poteva fare non l’hanno fatto”. “Inutile piangere sul latte versato. Quello di cui siamo assolutamente certi è che, se vi fossero dei problemi, noi saremmo nelle condizioni, rebus sic stantibus, di proteggere i denari dei correntisti e dei cittadini”.
A proposito dell’accordo tra l’Italia e i Paesi Bassi per il seggio come membro non permanente al Consiglio di Sicurezza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), per Renzi è “una dimostrazione di grande amicizia europea”.
“Nella logica europea e nella grande amicizia che lega l’Olanda e l’Italia”, ha spiegato Renzi, insieme al primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte “abbiamo deciso, d’accordo con i nostri ministri degli Esteri che erano contemporaneamente nel Palazzo di vetro, nel salone dell’assemblea generale (dell’Onu), di lavorare insieme”.

“L’Italia non prende più lezioni in Europa, non siamo più tra gli imputati o gli esaminandi, ma un Paese che vuole dare una mano con le sue idee”, ha cconcluso Renzi. “In un anno e mezzo, mica 10 anni, è cambiata la prospettiva. Prima ero solo. Oggi vorrei che gli italiani siano orgogliosi di un Paese che è tornato nelle sedi che prendono le decisioni”.

La dichiarazione dei Capi di Stato al termine del vertice

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