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Gentiloni-Steinmeier, Italia e Germania unite su migranti

Dopo i drammatici attentati di Parigi, Italia e Germania sono ancora più convinte della necessità di contrastare con fermezza e coesione il terrorismo.

Allo stesso tempo Рscrivono in un editoriale congiunto pubblicato dal quotidiano La Stampa i ministri degli esteri di Italia e Germania Paolo Gentiloni e Frank-Walter Steinmeier Рriteniamo fondamentale evitare qualsiasi confusione tra terroristi e profughi. Dobbiamo distinguere nettamente tra chi ̬ portatore di odio e morte e chi Рmigliaia di donne, uomini e bambini Р̬ in fuga da guerre, persecuzioni e dalla stessa violenza di Daesh.

Oltre alla drammatica minaccia del terrorismo, l’Europa ha di fronte una sfida migratoria che è epocale, globale e di lungo periodo. La posta in gioco è alta. Nel dramma di migliaia di persone che fuggono guerre e povertà, e nell’ imperativo morale di salvare prima di tutto le loro vite umane, sono in gioco i valori stessi – di pace, libertà e rispetto dei diritti umani – su cui è nata l’ Unione Europea.

Sono in gioco la nostra identità e coesione, il futuro stesso del progetto europeo. In quanto Paesi fondatori della Ue, Italia e Germania hanno una responsabilità storica nel difendere i suoi valori, e ne hanno già data testimonianza concreta.

L’Italia salvando più di centomila migranti nel Mediterraneo; la Germania concedendo rifugio a centinaia di migliaia di profughi, da ultimo siriani. Ma non basta. Siamo infatti convinti che nessuno Stato membro dell’ Unione possa affrontare da solo un fenomeno di tale portata storica, visto che nel 2014 sono state quasi 60 milioni le persone costrette a fuggire dalle guerre, dalla violenza e da persecuzioni politiche nel mondo. Un numero che aiuta anche a comprendere quanto sia illusorio pensare di potersi opporre a queste dinamiche globali proponendo il ritorno a società autarchiche, protette da muri e chiuse alla diversità.

Il dilemma che oggi l’Unione Europea è chiamata a sciogliere non è dunque tra blindatura dei propri confini e accoglienza; né tra il nostro benessere e la nostra sicurezza – da un lato – e la solidarietà verso i profughi, dall’ altro. La scelta che oggi dobbiamo compiere è tra governare il fenomeno o subirlo. È tempo di fare un balzo in avanti per giungere a delineare una risposta europea onnicomprensiva e di lungo periodo, ispirata a solidarietà e responsabilità. Al fine di conseguire questo obiettivo, Italia e Germania continueranno a cooperare attivamente, articolando il loro comune contributo lungo quattro binari.

Anzitutto, vigileremo affinché gli impegni già presi dal Consiglio Europeo, e che segnano comunque un progresso incoraggiante, vengano pienamente attuati. Tra questi rientrano l’ effettiva ricollocazione di 160.000 richiedenti asilo dagli Stati membri più esposti; la realizzazione degli hotspots; l’ attivazione di un efficace sistema a livello europeo di rimpatri dei migranti economici.

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