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Libano, Renzi: grati ai nostri militari per professionalità e umanità

“E’ inutile mantenere la stabilità e la pace se non costruiamo i ragazzi di domani. Gli attentati di quest’anno hanno messo in discussione talvolta il nostro modo di vivere, noi dobbiamo rispondere lavorando per non farci rinchiudere dalla paura”. Così Matteo Renzi parlando agli uomini della Brigata Alpina Taurinense, del contingente italiano impegnato nella missione Unifil in Libano.

“Non bisogna farsi chiudere dalla paura e anzi bisogna avere la consapevolezza e l’orgoglio che noi siamo l’Italia. A nome del governo e del presidente della Repubblica Renzi esprime riconoscenza ai soldati italiani. Siamo orgogliosi di voi”, ha spiegato il presidente del Consiglio.

“C’è una specificità del nostro Made in Italy che è l’abnegazione dei nostri militari all’estero anche nel modo di fare peacekeeping. Voglio dirvi dal profondo del cuore grazie, per la grande professionalità e umanità di cui vi siamo orgogliosamente grati e che siamo l’Italia, un Paese che ha dato e può dare ancora tanto.

Gli italiani sanno che di voi ci si può fidare. In Libano quella italiana è una presenza storica – ha aggiunto – C’è la grande consapevolezza che Italia e Libano non hanno solo un comune sentire, ma anche uomini e donne che sono orgogliosi di servire il casco blu dell’Onu, ma anche un Tricolore che è un qualcosa che abbiamo dentro l’anima.

Renzi ha poi sottolineato come “in un momento in cui vorrebbero farci impaurire, in cui gli attentati di quest’anno hanno colpito e messo in disccussione anche il nostro modo di vivere, dobbiamo rispondere per non farci chiudere in casa. Portate con voli il grande orgoglio della vostra appartenenza”.

Il premier ha concluso: “E’ inutile lavorare sulla pace e sulla stabilità se non costruiamo i ragazzi di domani con un impegno sulla cultura e l’educazione.
Uomini e donne cui il premier esprime dal profondo del cuore la riconoscenza non solo del governo ma di tutti gli italiani: i presidenti del Consiglio passano, resta l’affetto di tutti i cittadini italiani, per i militari che lasciano a casa gli affetti più cari e indossano il casco blu ma anche il Tricolore, simbolo di quello di quanto di più caro abbiamo nel cuore e nell’anima. Siamo l’Italia, orgogliosa della sua cultura e della sua storia ma anche dei suoi soldati. Viva l’Italia, via la stabilità, viva la capacità di stare dentro l’Onu a testa alta”.

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