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Bella Ciao: al via a Modena la Festa nazionale dell’unità 2020

Col ringraziamento ai volontari del segretario provinciale del Pd Modena, Davide Fava, che ricorda l’importanza dell’aver voluto un appuntamento come questo, in un momento così difficile per tutti, in era Covid e però in tutta sicurezza, si apre a Modena, al Ponte Alto, la Festa nazionale dell’unità 2020.

 

La forza del Pd, del centrosinistra perché la speranza possa vincere l’odio

Nel suo intervento, il segretario regionale dell’Emilia-Romagna Paolo Calvano richiama la difficoltà del momento che stiamo vivendo: “Abbiamo dovuto dire addio a tante persone, questa pandemia terribile ha colpito nel cuore le nostre comunità. E noi siamo chiamati a fare un grande sforzo, ritrovarci, stando il più possibile nelle regole per poter stare insieme. Dobbiamo stare distanti fisicamente. Ma mentre teniamo le distanze fisiche siamo chiamati a ridurre le distanze sociali: è questo il compito del Pd. Fare in modo che anche di fronte a un male terribile come la pandemia, le distanze sociali vengano il più possibile ridotte e azzerate”.
Calvano ricorda la sfida vinta da pochi mesi delle elezioni regionali, un’elezione che sembra lontanissima ma è solo di pochi mesi, “una sfida vinta non da uno, ma da una comunità, una comunità straordinaria”.

“Con orgoglio possiamo dire che il Pd qui è il primo partito, avendo una grande capacità aggregativa rispetto al centrosinistra. Qui siamo riusciti a vincere, quando sembrava che il sovranismo e le destre potessero rappresentare il pensiero unico. Abbiamo vinto, dato forza al centrosinistra, creando le condizioni perché la speranza potesse essere superiore all’odio”.

 

Bella Ciao: una canzone che è diventata l’inno di ogni resistenza

La presidente dell’istituto Storico di Modena, Daniela Lanzotti Magnanini, mette l’accento sulla “bellezza dello slogan scelto dalla Festa quest’anno, Bella Ciao. Una canzone che è diventata un inno, innumerevoli le traduzioni che ne sono state fatte, le cover, le citazioni in film e serie televisive”.

Un saluto, sottolinea Daniela Lanzotti, “di una freschezza coinvolgente, uno dei canti della Resistenza meno retorici. Bella Ciao, accusata di essere divisiva, ritorna invece ad essere popolare ogni volta che sorgono nuove istanze di giustizia. Dalla Resistenza italiana è diventata l’inno di tutte le resistenze, di ogni ribellione”. È stato così negli anni 60, nella Genova del G8, poi ora per i Friday for Future, passando per mille territori diversi e tante epoche, ci ricorda la presidente dell’Istituto storico di Modena, ma è anche legata ai ricordi personali di molti di noi, di tante delle nostre terre. “Alle scelte dei nostri padri, le scelte etiche dei nostri padri antisfascisti che fecero la Resistenza, le resistenze. Anni terribili percorsi da un afflato etico di cui avremmo bisogno anche oggi. Un’idea di liberazione non solo dall’invasione straniera, ma dal fascismo”. Quelle scelte, sottolinea Lanzotti, furono le basi per la ricostruzione della società, della sua costituzione. E ci ricorda l’importanza di investire e mettere in sicurezza i luoghi della memoria, gli archivi storici, i luoghi che custodiscono le nostre lotte, la nostra costruzione di uno stato libero, di una repubblica antifascista. “Bella Ciao è un bel punto di partenza, e c’è molto da lavorare”.

 

Investiamo nel Paese senza lasciare indietro nessuno

Anche Stefano Vaccari, responsabile nazionale organizzazione del Pd, apre il suo intervento ringraziando i volontari, con la dedica a uno di loro, che ci ha lasciato nei mesi scorsi. A lui, a Pietro Pellacani, è simbolicamente dedicata questa Festa, che è, ed è stata per tanti anni, dice Vaccari, “la sua festa, la sua passione”.

Ricorda, Vaccari, del protocollo anti Covid adottato per questo appuntamento, perché “anche in queste condizioni difficili e delicate è possibile fare ripartire la nostra comunità, per far ripartire il Paese, discutere insieme, confrontandoci giorno dopo giorno”. E allora, nel nutrito programma degli appuntamenti dei prossimi giorni, “si parlerà dei problemi e delle soluzioni di cui hanno bisogno le persone e le imprese, per cui c’è bisogno della forza e delle idee del PD”, sottolinea Vaccari.

“Sta anche al Partito democratico proporre come andranno spese le risorse messe in campo dall’Europa, per investire non solo nell’ordinario, ma in un cambiamento del Paese, che non deve lasciare indietro nessuno. In questi giorni ci confronteremo con i rappresentanti del mondo della cultura, delle imprese, del lavoro, con tutti i soggetti con cui possiamo costruire un progetto condiviso, contro i sovranismi, la destra, le intolleranze. Un progetto di futuro che veda al centro la forze e l’impegno del Partito democratico”.
 
“Saranno settimane intense, difficili, in cui ci metteremo alla prova e in cui non diremo di no a nessuno. Anche a coloro che ci hanno insultato, attaccato, accusato di nefandezze assurde diciamo ‘venite a questa festa, noi vi accoglieremo col sorriso’. Sono i benvenuti, purche’ rispettino le regole che ci siamo dati. Misureremo la temperatura all’ingresso, ci sposteremo indossando le mascherine, registreremo gli ospiti nei ristoranti”, ha concluso Vaccari.

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