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Gualtieri: “La nascita del nostro governo ha consentito di salvare l’Italia”

“In un anno di governo c’è stato un grande cambiamento: abbiamo rimesso l’Europa al centro della nostra politica. La nascita di questo governo ha saldato il “costo del Papete” e salvato l’Italia che versava in pessime condizioni”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri intervistato da Claudio Cerasa sul palco della Festa nazionale dell’Unità di Modena.

“La nascita del nostro governo ha consentito di salvare l’Italia, è sotto gli occhi di tutti il rischio di trovarsi con una pandemia con forze che non credono alla scienza, contro l’Europa. L’Italia avrebbe rischiato di farsi molto male, è stato un cambiamento difficile per il nostro partito, ma abbiamo preso la decisione giusta”

“Questa pandemia ha dimostrato pienamente la debolezza strutturale del populismo. Per fortuna il nostro governo ha saputo prendere delle decisioni forti per fermare la diffusione del Covid-19. E siamo stati i primi al mondo a farlo! Molti pensarono che forse non era una scelta giusta. Poi tutti si sono ricreduti. Al primo posto abbiamo posto la scienza senza fermare il ruolo della politica che è quello di prendere scelte. Fu un passaggio provvidenziale e se non ci fosse stato il pieno sostegno dell’Europa non ce l’avremmo fatta da soli”.

Oggi non ci possiamo permetere a regole di bilancio più rigide in Europa. Anche il prossimo anno sarà caratterizzato da politiche economiche espansive. Una volta ritornati alla normalità sarà nostro dovere rivedere il deficit e ripartire dalla Golden Rule rivedendo il Patto di Stabilità. “Finché non si recupera pienamente il Pil perduto sarebbe sbagliato ripartire con una fase in cui la cosa fondamentale è il consolidamento di bilancio e la riduzione del deficit” ha dichiarato il ministro.

“Ora che abbiamo vinto questa battaglia abbiamo una doppia responsabilità, se sarà un successo potra’ trasformare in modo profondo tutta l’Europa” ha continuato Gualtieri a proposito del Recovery Fund. “Siamo riusciti a fare una cosa – ha detto – che da anni sembrava un sogno, ovvero emettere eurobond per sostenere politiche comuni, questo senza un governo europeista e voglioso di fare andare avanti l’integrazione difficilmente sarebbe riuscito. Ora abbiamo una doppia responsabilità: se noi utilizzeremo bene queste risorse faremo vedere a tutti che sono un valore aggiunto, può far fare un salto di qualità all’integrazione europea e renderela una modalità permanente”.

È chiaro che la presentazione del piano per l’utilizzo del Recovery fund “non è una gara di velocità, anche perché il piano partirà da gennaio perché deve completarsi: c’è un accordo politico che deve tradursi in un accordo legislativo, sarà in vigore dal 2021 e fino ad allora non si potranno attivare i finanziamenti”.

“Già in autunno – ha detto Gualtieri – avremo un’impostazione da sottoporre informalmente alla commissione e quindi l’obiettivo è essere prontissimi al primo giorno utile, facendolo insieme alla nostra manovra di bilancio. Noi, peraltro, abbiamo molte più risorse della Francia e quindi il nostro piano sarà più complesso”.

“Vogliamo fare un piano per sfruttare le risorse che arriveranno dal Recovery fund europeo che sia all’altezza: è un’opportunita’ unica per questo paese. Dunque ce la metteremo tutta”, ha aggiunto. “Le risorse del Recovery Fund possono finanziare ambiziose riforme e si può creare uno spazio di bilancio per far entrare a regime una riforma fiscale”.

“Aver deciso durante la pandemia di ridurre dei licenziamenti e dare la Cassaintegrazione a tutti i lavoratori è stata una cosa eccezionale, non scontata e straordinaria. Erano cose giuste e necessarie per salvaguardare il nostro tessuto produttivo. E’ stato un forte aiuto per le imprese. Rivendico di aver messo in campo delle misure straordinarie”, ha aggiunto.

Non dimentichiamo gli altri obiettivi che questo governo è riuscito a raggiungere in un solo anno: abbiamo evitato l’aumento Iva che sembrava una missione impossibile; abbiamo rifinanziato la Sanità anche prima della pandemia; abbiamo, grazie al cuneo fiscale, aumentato le buste paga a 16 milioni di persone. E tutto questo è stato finanziato con la riduzione dello spread e il taglio delle spese.

“Dagli indicatori vediamo che c’è una ripresa, ma sappiamo che ci sono i problemi. Abbiamo preso una botta fortissima e dobbiamo continuare ad accompagnare il sistema produttivo, siamo davanti ad una sfida senza precedenti. Io mantengo l’ottimismo e la fiducia, il Paese ha reagito bene, meglio di quanto pensavano certi osservatori internazionali” ha concluso Gualtieri.

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