Il Pd può contare su uno schieramento di migliaia di amministratori, assessori, consiglieri comunali. Donne e uomini che conoscono i territori, parlano con la gente, usano il linguaggio della concretezza. E’questa la nostra grande differenza con le destre. E potrà essere decisiva per la vittoria del centrosinistra.
Così il sindaco di Firenza, Dario Nardella, in un’intervista rilasciata a Il Messaggero.
Quella che porterà alle elezioni di settembre sarà una “campagna casa per casa. I 130 mila consiglieri comunali e i 20 mila assessori del PD in campo per mobilitare i territori, dalle città ai paesi più piccoli”.
“Se mettiamo insieme i diversi protagonisti, da Beppe Sala a Luigi Di Maio, fino a Federico Pizzarotti, possiamo ottenere il supporto di chi alle amministrative ha votato per i sindaci del centrosinistra, ma non per il PD. E’ un bacino di 300 mila voti in 15 città”.
Nardella non scende nelle polemiche sulle alleanze, nè sul fatto che Renzi si sia lamentato di un “no” da parte di Letta.
“Credo che parliamo troppo di nomi e cognomi – ha continuato il sindaco di Firenze – e poco di argomenti concreti. Ho fiducia in Letta: lasciamolo lavorare”.
“La prirità del centrosinistra devono essere le rinnovabili e lo sfruttamento dei giacimenti naturali di gas nei nostri mari.Su questo si può trovare un minimo comune denominatore. Credo che siamo tutti d’accordo. dai Verdi a Calenda, nei dire che serve un piano ambizioso sulle rinnovabili. Obiettivo: produrre 8 gigawatt di energia all’anno già dal 2023. Ma prima bisogna sburocratizzare: litighiamo sui rigassificatori e poi ci vogliono mesi per piazzere un pannelo fotovoltaico”.
Cosa possono fare i sindaci e quale potrebbe essere il loro contributo?
“Le città consumano l’80% di energia e producono l’80% di rifiuti. E’ da qui che si deve partire. Su questo, lunedì noi sindaci Pd presenteremo con Letta un programma in cinque punti”.