spot_img
spot_img
HomeArchivioOrlando: “Non dobbiamo sprecare...

Orlando: “Non dobbiamo sprecare percorso politico che ha riportato l’Italia in Europa”

Per comprendere ciò che sta accadendo, Orlando dice “È necessario tornare a quando si consumò il fallimento di un’esperienza politica arrivata al capolinea con le elezioni del 2018. La stagione di Renzi, insieme alla sua linea politica, sono state molto importanti, ma è uno sbaglio identificarle con una persona. C’è invece la rimozione delle ragioni della sua fine: l’isolamento politico e sociale. Un’esperienza mai rielaborata dal partito. In questi giorni stanno riemergendo le scorie di un processo di riflessione non portato davvero a compimento”.

In merito alle affermazioni dei sindaci che vedono il PD a rischio estinzione, il neoministro del lavoro, Andrea Orlando: “In questa fase è più che mai necessaria l’unità, che non può essere sacrificata sull’altare della reticenza. Del resto Zingaretti ha lavorato e sta lavorando duramente in nome dell’unità, sebbene la sua generosità non sia sempre ripagata”.

“Non dobbiamo sprecare un percorso politico che, grazie anche al governo giallorosso ha riportato l’Italia in Europa, ha inaugurato una stagione di riforme, ha ricominciato a dialogare con quella parte della società civile che non si sentiva più rappresentata da un partito che aveva smesso di guardare ai deboli, ai lavoratori, alle periferie. Insomma, nel 2010 il Pd doveva conquistare il ceto medio. Oggi deve riconquistare quel mondo rimasto ai margini per colpa della crisi economica prima, della pandemia poi, nel quale ci sono molto ceto medio impoverito e imprese in difficoltà».

Sulle critiche mosse al Pd sulla perdita della vocazione maggioritaria, Orlando, nell’intervista al Quotidiano Nazionale,risponde così: “Il Pd da solo non ha i numeri per governare. E questa è aritmetica. Gli stessi che non vogliono il dialogo coi 5 Stelle auspicano il ritorno al maggioritario: ma le due cose chiaramente non stanno insieme. Con questi numeri il partito si condannerebbe all’irrilevanza. Per me il bipolarismo è il sistema più virtuoso. Ma non si può ricreare in vitro con una legge elettorale. Non si può ignorare la storia. Bisogna arrivarci attraverso un processo di cambiamento che può passare anche da una fase di sistema proporzionale, che ridefinisca due poli: riformisti da un lato, sovranisti dall’altro”.

Continua “Il populismo è una febbre, è il segno di una difficoltà della democrazia a individuare e risolvere problemi con una risposta politica. Non vorrei che mentre i 5 Stelle ne escono, ci siano in noi regressioni populiste: vedi le affermazioni da pianerottolo di autorevoli esponenti del Pd che contrappongono Palazzo e territorio, Roma e periferia”.

“È indubbio che il Pd debba iniziare una fase di cambiamento, interrotto dalla pandemia, con un confronto costruttivo. La cosa strana è che chi critica non si è mai esposto nelle sedi ufficiali. Non solo: non vuole neppure un congresso, puntano a un logoramento del gruppo dirigente”.

“Conte è stato il punto di equilibrio di un dialogo che fino a poco più di un anno fa pareva impossibile. Non solo: è anche l’uomo che ha traghettato i 5 Stelle verso il centrosinistra. Questo gli riconosco, e su questo solco tracciato credo che continuerà a lavorare”.

Riguardo ai sindaci che non si sentono rappresentati, il Ministro Orlando “Gli organismi del partito sono pieni di sindaci. Sparare indistintamente a zero sul partito è solo fare populismo con altri mezzi. Iniziamo un confronto con misura e lealtà”.

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img