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Delrio: “È ora di cambiare i decreti Salvini e superare la Bossi-Fini”

“I riformisti sono radicali nei principi, ma sanno seminare e aspettare il tempo buono del raccolto. Io ho seminato per quattro anni prima di ottenere l’approvazione dell’assegno unico, una rivoluzione epocale che sostiene stabilmente tutti i bambini. Anche sullo ius culturae non mollo, nell’idea che ogni volta che abbiamo concesso più diritti a qualcuno siamo diventati più forti tutti. I cambiamenti avvengono con costanza e determinazione: sono sicuro che arriverà anche questo risultato”. Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, in un’intervista a La Stampa. “Il percorso si era già avviato, poi il virus ha interrotto tutto. Ma mi auguro che il Parlamento torni a occuparsene”.

 

Delrio è soddisfatto dell’accordo raggiunto sui decreti sicurezza: “Grazie a quell’intesa cambiano radicalmente i decreti Salvini, strumenti inadeguati che hanno solo creato insicurezza e clandestinita’”.

“Si sarà pronti a trasformare l’accordo in legge quando sarà terminato un percorso di condivisione con enti locali, sindaci e regioni- aggiunge – È una scelta giusta, perché dobbiamo fare in modo che le modifiche siano concordate con tutti, e in particolare chi come i sindaci hanno più sofferto dei decreti Salvini”.

 

Delrio guarda oltre: “Dovremo superare, come da programma anche la Bossi-Fini, abbandonando l’idea che le migrazioni si gestiscano solo in emergenza: servono flussi regolari e accordi internazionali”, sottolinea. La cooperazione e lo sviluppo “sono la chiave di tutto. Ma devono essere accompagnati da responsabilità ed impegno dei Paesi”.

L’Europa deve fare “lo stesso salto di qualità che ha fatto sull’emergenza Covid. Deve pensare a un piano di aiuti alle economie dei Paesi della sponda del Mediterraneo in cambio dei diritti umani”.

 

Per Delrio, non bisogna temere, in termini di conseguenze elettorali alle regionali, “le modifiche che vogliamo apportare”. Sono modifiche “utili all’Italia”. Salvini “ha usato le Ong e i migranti come fatto politico di propaganda. Questo governo e quello Gentiloni provano e hanno provato sinceramente a risolvere le cose”.

 

C’è l’impegno dell’esecutivo, assicura il capogruppo dem, “a modificare il memorandum sulla Libia e a trasferire i compiti della Guardia costiera libica alla Marina, tramite la missione Irini”.

 

Per quanto riguarda i fondi europei “non si possono spendere per regali come Quota 100, che va eliminata. Ora mi aspetto uno scatto in avanti del governo nelle proposte”. Il Mes “mi sembra una questione di buon senso. Se qualcuno pensa che ci siano ancora condizionalità, sia compito di Palazzo Chigi chiarire una volta per tutte”.

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