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Serve uno studio interdisciplinare delle migrazioni

Bella e interessante serata di presentazione del libro “Andarsene sognando” di Eugenio Marino a Parigi (29 giugno), alla quale hanno partecipato Aurélie Filippetti, deputato ed ex ministro della Cultura francese, e Cécile Kyenge, eurodeputato ed ex ministro dell’Integrazione, mentre ha moderato il dibattito Michele Canonica, Presidente della Dante Alighieri di Parigi.
L’iniziativa, organizzata dalla Società Dante Alighieri di Parigi su proposta dall’Associazione Democratici Parigi e del suo Segretario, Massimiliano Picciani che ha aperto la serata, è stata un momento di importante approfondimento culturale e politico sul tema dell’emigrazione di ieri come di oggi, da e per l’Italia.

Si è parlato non solo di canzoni, di memoria storica e di emigrazione italiana, ma soprattutto di integrazione e della condizione dei migranti di ieri e oggi, con particolare attenzione alle posizioni di forte preoccupazione che il Circolo PD Parigi ha espresso giorni fa sull’emergenza a Ventimiglia.
La presenza di due donne come Kyenge e Filippetti, che incarnano l’esperienza personale e familiare dell’emigrazione e dell’integrazione piena, sociale, culturale e politica, ha permesso di affrontare in modo profondo e appassionato tutti questi temi.
È stato prezioso l’intervento di Aurélie Filippetti che ha richiamato l’importanza del principio di laicità come antidoto alle pulsioni xenofobe, al fine di sormontare le divisioni culturali tra cittadini europei e migranti in arrivo, e la necessità di non smarrire un approccio umanitario, ricordando sempre che i migranti sono in primo luogo persone che fuggono da situazioni di guerra e disperazione. Non bisogna dimenticare, ha richiamato Filippetti, che essi hanno la scelta tra rischiare la morte nel loro Paese e tentare la fortuna in una traversata del mare, e continueranno a fuggire dalle loro case finché non vi saranno condizioni di vita dignitose.
Inoltre, ha sottolineato l’importanza per l’Europa di affrontare il tema dell’immigrazione in modo unitario e senza egoismi nazionali, con un impegno forte in primo luogo di tutti i socialisti e democratici europei.
La impressionante la forza morale e il coraggio con la quale Cécile Kyenge continua le sue battaglie contro il razzismo in Italia, e contro lo sfruttamento delle risorse dei Paesi africani nel Parlamento europeo ci ha resi orgogliosi di averla con noi. A Cécile, che proprio per il suo coraggio è spesso oggetto di aggressioni ignobili, va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà, e il nostro invito a continuare a battersi affinché l’italia e l’Europa diventino un luogo migliore, per i migranti e per noi.
02Molto interessante infine la proposta lanciata da Marino nel suo libro e nel dibattito e salutata molto positivamente oltre che rilanciata da Filippetti e Kyenge di introdurre l’insegnamento interdisciplinare della storia dell’emigrazione italiana nelle nostre scuole, per ricordare e prendere coscienza di cosa è stata l’emigrazione italiana nel passato e di come affrontare le nuove ondate migratorie che continueranno finché non ci sarà pace e sviluppo sull’altra sponda del Mediterraneo.

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