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Report Mezzogiorno e Fondi UE

Attività del Dipartimento

Il Dipartimento è stato costituito a seguito della nomina, avvenuta il 16 settembre 2014, dell’ on. Stefania Covello in qualità di componente della Segreteria nazionale e responsabile per il Mezzogiorno e Fondi Europei.
L’attività ha preso forma a partire dai primi di Ottobre 2014.
E’ stata la prima volta in cui il PD si è dotato di una responsabilità “politica” esplicita rispetto ai fondi europei, infatti, mai fino ad ora tale materia aveva avuto attenzione da parte del Partito.
L’azione del Dipartimento è quindi partita dal monitoraggio della programmazione a partire dal lavoro svolto al governo prima da Carlo Trigilia e successivamente dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Del Rio, dal Sottosegretario, con delega alla UE, Sandro Gozi, ed ora anche dal Sottosegretario Claudio De Vincenti.
Abbiamo seguito la nascita della nuova Agenzia di Coesione e il negoziato che ha portato alla sigla, lo scorso 29 ottobre, dell’Accordo di partenariato 2014/2020.
Il rinnovato quadro dei consigli regionali in particolare laddove il centrosinistra e il Pd vincendo le elezioni hanno battuto governi di centrodestra ha consentito di consolidare delle buone sinergie e mappare il lavoro svolto dalle regioni.
Sono stati organizzati una serie di incontri con i capigruppo delle 14 commissioni permanenti di Camera e Senato e questo è stato un ulteriore step di una metodologia di lavoro legata ad un gioco di squadra.

È stato redatto, sulla base dell’accordo di partenariato, un Vademecum ( che alleghiamo) già distribuito ai nostri quadri di partito, agli amministratori locali e pubblicato sul sito.
Abbiamo mandato diverse informative sulla nuova programmazione europea:
– su una gestione razionale dei fondi
– su come leggere un bando
– su come redigere un progetto

L’aspetto della formazione è strategico per quanto concerne la capacità di avere una maggiore consapevolezza delle opportunità che ci vengono da queste risorse. Troppo spesso i numeri dei fondi europei sono così grandi da sembrare eccessivamente distanti sia dai cittadini che dagli stessi amministratori. Obiettivo che ci siamo dati è stato, appunto, quello di veicolare il maggior numero di informazioni e con il Governo intendiamo agire in uno strettissimo raccordo affinchè, attraverso la tempestività e la conoscenza di ciò che viaggia lungo l’asse Europa-Roma-Regioni, anche i terminali più periferici possano avere l’opportunità di “cambiare verso” e cogliere occasioni di sviluppo.

E’ evidente che se l’80% delle risorse dei fondi comunitari viaggia verso sud, l’attività di questo Dipartimento, avendo, anche, la responsabilità del Mezzogiorno , si integri fortemente con la questione sud. Su questo punto ci siamo dati l’ obiettivo, come Dipartimento, di non cadere nella litania della “lamentazione” e cercare, invece, di fare emergere un sud libero dalla sindrome di “Calimero”.

I problemi non mancano ma spesso questi vengono esasperati da chiavi di lettura legate a vecchi schemi. Ad esempio, molta attenzione è stata data dai media del sud alla presunta “sottrazione” di risorse per finanziare le nuove assunzioni o la “ricalibrazione” della spesa del fondo di coesione lamentando la perdita di diversi milioni di euro ed è paradossale che non si siano soffermati invece sul perché quelle risorse ancora non erano state spese.
Se, però, 1000 lavoratori vengono assunti a Melfi appare del tutto evidente ed incontestabile che quelle risorse non sono più sottratte ma investite in lavoro per il sud.

Un altro risultato importante ottenuto è stato il DPCM attraverso il quale si è proceduto ad adottare nuovi criteri per quanto concerne i riparti del fondo sociale che, fino ad ora, avevano visto il prevalere della “spesa storica” che tradizionalmente ha penalizzato il Sud. Basti pensare alla questione legata agli asili nido. Certo, ciò non toglie anche in questo caso le responsabilità delle classi dirigenti locali sul perché non ci sono asili nido e sul perché non sono stati realizzati ma la sensibilità dimostrata dal Governo ha consentito di far cadere anche questo alibi. Con l’allora Sottosegretario Del Rio abbiamo svolto una serie di riunioni, che con numerosi colleghi parlamentari del sud, per giungere a questo risultato.

Questo tipo di lavoro lo abbiamo fatto per ciascun segmento dell’attività di governo e per ciascun provvedimento adottato e approvato da Esecutivo e Parlamento. Una sorta di “valutazione di impatto per il Mezzogiorno”. Lo abbiamo fatto per le infrastrutture, valorizzando l’elemento politico di un allegato al DEF che conteneva segnali importanti per il sud, dalla A3 alla 106 jonica passando per l’alta velocità Napoli-Bari e le metropolitane di Napoli e Palermo. Lo abbiamo fatto per l’agricoltura evidenziando come i 32 milioni del piano olivicolo nazionale siano un impulso importante per il Mezzogiorno così come gli stanziamenti destinati a fronteggiare l’emergenza xylella per la Puglia che produce il 40% dell’olio del nostro Paese.

Inoltre, la designazione di Matera capitale europea della cultura per il 2019 così come il progetto Pompei nonché i 500 milioni di euro rivenienti dai fondi europei per la valorizzazione di 60 attrattori e per l’industria creativa dimostrano una “visione” in cui la cultura ha un ruolo fondamentale per il futuro del Mezzogiorno.

Abbiamo monitorato la soluzione di importanti e delicatissime vertenze industriali, da Taranto a Flumeri, da Gela a Termini Imerese , e da ultimo Carinaro , luoghi simbolo per un sud che non vuole perdere la sua capacità manifatturiera e non è un caso che il rilancio della Fiat passi proprio da Melfi, Termoli e Cassino. Per questo nell’ambito di questo dipartimento c’è la volontà di rafforzare la capacità di analisi e monitoraggio e di supportare, ulteriormente, l’azione di Governo mediante iniziative e comunicazione delle cose fatte.

In Parlamento in particolare alla Camera dei Deputati abbiamo approvato in due occasioni diverse a distanza di pochi mesi una serie di mozioni che hanno visto di fatto, ad eccezione della sola Lega, una sostanziale convergenza di tutti i gruppi parlamentari sul Mezzogiorno e di cui si allegano gli atti.

In questi mesi la responsabile di Dipartimento è intervenuta presso le seguenti iniziative:

Il corso di formazione organizzato dal dipartimento formazione del partito: “Le città metropolitane e le nuove province: le politiche” , intervenendo sull’utilizzo dei fondi europei nella sessione di lavoro: “L’Europa opportunità per il governo locale”.
Con il sottosegretario Gozi, è intervenuta ad una iniziativa a Montecompatri promossa dalle Associazioni degli Ordini Professionali sui Programmi di Cooperazione Internazionale e in particolare sul progetto COSME.
Sono stati organizzati una serie di incontri con i Segretari regionali delle 5 regioni in convergenza con anche Abruzzo e Molise per avviare un rapporto collaborativo e sinergico con i territori.
Su iniziativa dell’Università di Salerno a cui hanno partecipato i 18 rettori delle Università del Mezzogiorno, con il Ministro Del Rio (allora Sottosegretario alla Presidenza con delega alle politiche di coesione) ha preso parte ad un work shop sul ruolo dell’Università per lo sviluppo del Sud.
E’ stata organizzata dal Dipartimento una iniziativa in Calabria, sul tema dei Fondi Europei e Mezzogiorno dal titolo: “Sviluppo e politiche di coesione”, con la partecipazione del Ministro Del Rio, di Invitalia, Svimez, Fondazione con il Sud, a cui hanno partecipato numerosi esponenti degli amministratori locali e quadri di partito del sud.
Con l’On. Famiglietti sono stati organizzati in Campania una serie di incontri sulle politiche per il Sud con la partecipazione del Sottosegretario On. Luca Lotti;
Confronto alla Camera dei Deputati con i promotori del manifesto delle tre E ( economia etica estetica) per il rilancio del Mezzogiorno con la presenza dell’economista Paolo Savona;
Si sono svolti una serie di incontri in materia di infrastrutture a partire dalle criticità e per affrontare i nodi strategici del rilancio delle opere pubbliche alla presenza del Ministro Del Rio;
A Napoli è intervenuta a parlare del PON sulla cultura annunciando un’azione di monitoraggio e di valorizzazione dei beni culturali del Mezzogiorno.
A Bologna e Cesena ha preso parte ad una serie di incontri sui fondi comunitari e nell’ambito della festa dell’Unità nazionale sui fondi volti a creare economia identitaria;
A Gioia Tauro iniziativa sulla portualità del sud e sul percorso istituzionale finalizzato al riconoscimento della ZES nonché per promuovere azioni di integrazione e sinergia con i principali porti meridionali.
Nei prossimi giorni incontro con il Presidente del gruppo del PSE , Gianni Pittella, sulle prospettive del Mezzogiorno
Partecipazione a fine luglio alla Summer School promossa dai Futurdem in Sicilia dal titolo “nutrire il paese” in cui il sud sarà tema centrale;

Metodologia di lavoro
Abbiamo costituito un gruppo di lavoro (tavolo tecnico) per supportare gli enti locali nel complicato lavoro di lettura dei bandi e stesura dei progetti coordinato da Antonella Rossi.

Per quanto concerne una serie di aree di crisi si sta lavorando per una mappatura completa delle opportunità di rilancio che possono essere attivate attraverso incentivi, fondi comunitari e Cipe;

Nelle prossime settimane ed anche nel periodo della pausa estiva sarà importante trovare le modalità per promuovere iniziative con i colleghi parlamentari e le strutture di partito periferiche per veicolare queste informazioni e che in occasione della Festa nazionale ci sia un approfondimento sui temi del sud.

A tal proposito abbiamo realizzato una serie di slides per meglio riassumere la linea entro la quale abbiamo lavorato e l’attività del Dipartimento .

Negli ultimi 20 anni il sud era scomparso dall’agenda di Governo e in questi anni purtroppo il divario è aumentato e la c

Attività del Dipartimento

Il Dipartimento è stato costituito a seguito della nomina, avvenuta il 16 settembre 2014, dell’ on. Stefania Covello in qualità di componente della Segreteria nazionale e responsabile per il Mezzogiorno e Fondi Europei.
L’attività ha preso forma a partire dai primi di Ottobre 2014.
E’ stata la prima volta in cui il PD si è dotato di una responsabilità “politica” esplicita rispetto ai fondi europei, infatti, mai fino ad ora tale materia aveva avuto attenzione da parte del Partito.
L’azione del Dipartimento è quindi partita dal monitoraggio della programmazione a partire dal lavoro svolto al governo prima da Carlo Trigilia e successivamente dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Del Rio, dal Sottosegretario, con delega alla UE, Sandro Gozi, ed ora anche dal Sottosegretario Claudio De Vincenti.
Abbiamo seguito la nascita della nuova Agenzia di Coesione e il negoziato che ha portato alla sigla, lo scorso 29 ottobre, dell’Accordo di partenariato 2014/2020.
Il rinnovato quadro dei consigli regionali in particolare laddove il centrosinistra e il Pd vincendo le elezioni hanno battuto governi di centrodestra ha consentito di consolidare delle buone sinergie e mappare il lavoro svolto dalle regioni.
Sono stati organizzati una serie di incontri con i capigruppo delle 14 commissioni permanenti di Camera e Senato e questo è stato un ulteriore step di una metodologia di lavoro legata ad un gioco di squadra.

E’ stato redatto, sulla base dell’accordo di partenariato, un Vademecum ( che alleghiamo) già distribuito ai nostri quadri di partito, agli amministratori locali e pubblicato sul sito.
Abbiamo mandato diverse informative sulla nuova programmazione europea:
su una gestione razionale dei fondi
su come leggere un bando
su come redigere un progetto

L’aspetto della formazione è strategico per quanto concerne la capacità di avere una maggiore consapevolezza delle opportunità che ci vengono da queste risorse. Troppo spesso i numeri dei fondi europei sono così grandi da sembrare eccessivamente distanti sia dai cittadini che dagli stessi amministratori. Obiettivo che ci siamo dati è stato, appunto, quello di veicolare il maggior numero di informazioni e con il Governo intendiamo agire in uno strettissimo raccordo affinchè, attraverso la tempestività e la conoscenza di ciò che viaggia lungo l’asse Europa-Roma-Regioni, anche i terminali più periferici possano avere l’opportunità di “cambiare verso” e cogliere occasioni di sviluppo.

E’ evidente che se l’80% delle risorse dei fondi comunitari viaggia verso sud, l’attività di questo Dipartimento, avendo, anche, la responsabilità del Mezzogiorno , si integri fortemente con la questione sud. Su questo punto ci siamo dati l’ obiettivo, come Dipartimento, di non cadere nella litania della “lamentazione” e cercare, invece, di fare emergere un sud libero dalla sindrome di “Calimero”.

I problemi non mancano ma spesso questi vengono esasperati da chiavi di lettura legate a vecchi schemi. Ad esempio, molta attenzione è stata data dai media del sud alla presunta “sottrazione” di risorse per finanziare le nuove assunzioni o la “ricalibrazione” della spesa del fondo di coesione lamentando la perdita di diversi milioni di euro ed è paradossale che non si siano soffermati invece sul perché quelle risorse ancora non erano state spese.
Se, però, 1000 lavoratori vengono assunti a Melfi appare del tutto evidente ed incontestabile che quelle risorse non sono più sottratte ma investite in lavoro per il sud.

Un altro risultato importante ottenuto è stato il DPCM attraverso il quale si è proceduto ad adottare nuovi criteri per quanto concerne i riparti del fondo sociale che, fino ad ora, avevano visto il prevalere della “spesa storica” che tradizionalmente ha penalizzato il Sud. Basti pensare alla questione legata agli asili nido. Certo, ciò non toglie anche in questo caso le responsabilità delle classi dirigenti locali sul perché non ci sono asili nido e sul perché non sono stati realizzati ma la sensibilità dimostrata dal Governo ha consentito di far cadere anche questo alibi. Con l’allora Sottosegretario Del Rio abbiamo svolto una serie di riunioni, che con numerosi colleghi parlamentari del sud, per giungere a questo risultato.

Questo tipo di lavoro lo abbiamo fatto per ciascun segmento dell’attività di governo e per ciascun provvedimento adottato e approvato da Esecutivo e Parlamento. Una sorta di “valutazione di impatto per il Mezzogiorno”. Lo abbiamo fatto per le infrastrutture, valorizzando l’elemento politico di un allegato al DEF che conteneva segnali importanti per il sud, dalla A3 alla 106 jonica passando per l’alta velocità Napoli-Bari e le metropolitane di Napoli e Palermo. Lo abbiamo fatto per l’agricoltura evidenziando come i 32 milioni del piano olivicolo nazionale siano un impulso importante per il Mezzogiorno così come gli stanziamenti destinati a fronteggiare l’emergenza xylella per la Puglia che produce il 40% dell’olio del nostro Paese.

Inoltre, la designazione di Matera capitale europea della cultura per il 2019 così come il progetto Pompei nonché i 500 milioni di euro rivenienti dai fondi europei per la valorizzazione di 60 attrattori e per l’industria creativa dimostrano una “visione” in cui la cultura ha un ruolo fondamentale per il futuro del Mezzogiorno.

Abbiamo monitorato la soluzione di importanti e delicatissime vertenze industriali, da Taranto a Flumeri, da Gela a Termini Imerese , e da ultimo Carinaro , luoghi simbolo per un sud che non vuole perdere la sua capacità manifatturiera e non è un caso che il rilancio della Fiat passi proprio da Melfi, Termoli e Cassino. Per questo nell’ambito di questo dipartimento c’è la volontà di rafforzare la capacità di analisi e monitoraggio e di supportare, ulteriormente, l’azione di Governo mediante iniziative e comunicazione delle cose fatte.

In Parlamento in particolare alla Camera dei Deputati abbiamo approvato in due occasioni diverse a distanza di pochi mesi una serie di mozioni che hanno visto di fatto, ad eccezione della sola Lega, una sostanziale convergenza di tutti i gruppi parlamentari sul Mezzogiorno e di cui si allegano gli atti.

In questi mesi la responsabile di Dipartimento è intervenuta presso le seguenti iniziative:

  • Il corso di formazione organizzato dal dipartimento formazione del partito: “Le città metropolitane e le nuove province: le politiche” , intervenendo sull’utilizzo dei fondi europei nella sessione di lavoro: “L’Europa opportunità per il governo locale”;
  • Con il sottosegretario Gozi, è intervenuta ad una iniziativa a Montecompatri promossa dalle Associazioni degli Ordini Professionali sui Programmi di Cooperazione Internazionale e in particolare sul progetto COSME;
  • Sono stati organizzati una serie di incontri con i Segretari regionali delle 5 regioni in convergenza con anche Abruzzo e Molise per avviare un rapporto collaborativo e sinergico con i territori;
  • Su iniziativa dell’Università di Salerno a cui hanno partecipato i 18 rettori delle Università del Mezzogiorno, con il Ministro Del Rio (allora Sottosegretario alla Presidenza con delega alle politiche di coesione) ha preso parte ad un work shop sul ruolo dell’Università per lo sviluppo del Sud;
  • È stata organizzata dal Dipartimento una iniziativa in Calabria, sul tema dei Fondi Europei e Mezzogiorno dal titolo: “Sviluppo e politiche di coesione”, con la partecipazione del Ministro Del Rio, di Invitalia, Svimez, Fondazione con il Sud, a cui hanno partecipato numerosi esponenti degli amministratori locali e quadri di partito del sud;
  • Con l’On. Famiglietti sono stati organizzati in Campania una serie di incontri sulle politiche per il Sud con la partecipazione del Sottosegretario On. Luca Lotti;
  • Confronto alla Camera dei Deputati con i promotori del manifesto delle tre E ( economia etica estetica) per il rilancio del Mezzogiorno con la presenza dell’economista Paolo Savona;
  • Si sono svolti una serie di incontri in materia di infrastrutture a partire dalle criticità e per affrontare i nodi strategici del rilancio delle opere pubbliche alla presenza del Ministro Del Rio;
  • A Napoli è intervenuta a parlare del PON sulla cultura annunciando un’azione di monitoraggio e di valorizzazione dei beni culturali del Mezzogiorno;
  • A Bologna e Cesena ha preso parte ad una serie di incontri sui fondi comunitari e nell’ambito della festa dell’Unità nazionale sui fondi volti a creare economia identitaria;
  • A Gioia Tauro iniziativa sulla portualità del sud e sul percorso istituzionale finalizzato al riconoscimento della ZES nonché per promuovere azioni di integrazione e sinergia con i principali porti meridionali;
  • Nei prossimi giorni incontro con il Presidente del gruppo del PSE , Gianni Pittella, sulle prospettive del Mezzogiorno;
  • Partecipazione a fine luglio alla Summer School promossa dai Futurdem in Sicilia dal titolo “nutrire il paese” in cui il sud sarà tema centrale.

 

Metodologia di lavoro

Abbiamo costituito un gruppo di lavoro (tavolo tecnico) per supportare gli enti locali nel complicato lavoro di lettura dei bandi e stesura dei progetti coordinato da Antonella Rossi.

Per quanto concerne una serie di aree di crisi si sta lavorando per una mappatura completa delle opportunità di rilancio che possono essere attivate attraverso incentivi, fondi comunitari e Cipe;

Nelle prossime settimane ed anche nel periodo della pausa estiva sarà importante trovare le modalità per promuovere iniziative con i colleghi parlamentari e le strutture di partito periferiche per veicolare queste informazioni e che in occasione della Festa nazionale ci sia un approfondimento sui temi del sud.

A tal proposito abbiamo realizzato una serie di slides per meglio riassumere la linea entro la quale abbiamo lavorato e l’attività del Dipartimento .

Negli ultimi 20 anni il sud era scomparso dall’agenda di Governo e in questi anni purtroppo il divario è aumentato e la crisi ha ampliato la forbice delle diseguaglianze. Abbiamo lavorato per cercare di costruire una nuova “visione” per un reale protagonismo del sud e della sua comunità. Il Dipartimento vuole essere uno strumento di promozione delle potenzialità del sud e lo fa confrontandosi quotidianamente in maniera costruttiva con le organizzazioni di categoria, con i corpi sociali, con le energie diffuse ma troppo spesso ridotte a “monadi” da un contesto civile complesso.
Stiamo coinvolgendo studiosi, esperti, i tanti nostri amministratori locali, nonché i Presidenti delle Regioni, alcuni dei quali appena eletti, per costruire una “rete” in grado di essere di supporto e di stimolo anche all’azione di Governo immaginando un percorso che , a partire dalla festa nazionale e attraverso, altre, iniziative sul territorio, possa portare ad un grande evento di rilevanza nazionale con il Presidente del Consiglio.

risi ha ampliato la forbice delle diseguaglianze. Abbiamo lavorato per cercare di costruire una nuova “visione” per un reale protagonismo del sud e della sua comunità. Il Dipartimento vuole essere uno strumento di promozione delle potenzialità del sud e lo fa confrontandosi quotidianamente in maniera costruttiva con le organizzazioni di categoria, con i corpi sociali, con le energie diffuse ma troppo spesso ridotte a “monadi” da un contesto civile complesso.
Stiamo coinvolgendo studiosi, esperti, i tanti nostri amministratori locali, nonché i Presidenti delle Regioni, alcuni dei quali appena eletti, per costruire una “rete” in grado di essere di supporto e di stimolo anche all’azione di Governo immaginando un percorso che , a partire dalla festa nazionale e attraverso, altre, iniziative sul territorio, possa portare ad un grande evento di rilevanza nazionale con il Presidente del Consiglio.

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